Gentile redazione de Linkiesta,
ho visto il vostro articolo che mi riguarda, apparso oggi sul sito. E mi fa piacere rispondervi “a caldo”, ma sono a vostra disposizione per ulteriori segnalazioni o approfondimenti.
Come forse saprete ho preso in campagna elettorale l’impegno che sarei rimasto in Campidoglio anche in caso di sconfitta, e dunque onorerò questo mio dovere nei confronti dei cittadini romani.
Come è evidente, la qualità del lavoro nell’aula del Consiglio Comunale – non parliamo delle commissioni, per carità di patria – è assolutamente disastrosa e frustrante, come chiunque segua l’assemblea capitolina può testimoniare.
Nonostante questo, ho partecipato a un numero di sedute consiliari decisamente maggiore rispetto al sindaco Alemanno e molto maggiore rispetto al precedente candidato sindaco non eletto nella precedente consiliatura (lo stesso Alemanno), come non vi sarà difficile riscontrare, statistiche alla mano.
Le mie presenze – come avete ricordato – sono a titolo completamente gratuito, e dunque da considerarsi come un apporto civico poiché una recente legge ha stabilito che un parlamentare che sia anche consigliere comunale non abbia diritto neanche ai gettoni di presenza (il che mi pare giusto).
Chiunque legga le cronache romane sa che sono attivo sui temi della città, anche se reputo che il mio dovere sia quello di formare una nuova classe dirigente, soprattutto di giovani, nuovi amministratori.
Ci sono, in conclusione, alcune correzioni da apportare al vostro articolo relativamente agli atti da me presentati. Ho infatti depositato diverse interrogazioni e mozioni. Il fatto che in gran parte non abbiano ottenuto risposta dimostra lo scadimento della attività in Campidoglio e lo scarso rispetto verso un consigliere di opposizione quale sono e mi onorerò di continuare ad essere.
Fanno eccezione la mozione ufficiale che sostiene la candidatura olimpica di Roma per il 2020, che reca la mia prima firma ed è stata approvata all’unanimità – a testimonianza che sui temi importanti si deve poter collaborare. E una dettagliata interrogazione sul piano per i nomadi che ha ottenuto (scusate la scarsa precisione, direi circa un anno fa) altrettanta dettagliata risposta dal sindaco (ma che è, tuttavia, significativa proprio perché contiene una lunga lista di promesse non mantenute, come si è visto nel dibattito che ha fatto seguito alla recente tragedia dei quattro fratellini rom morti nell’incendio della loro baracca).
Apprezzo il lavoro che fate e mi pare giusto confermarvi di essere a vostra disposizione per dar conto del lavoro che svolgo anche nella mia città, Roma.
Grazie, cordiali saluti.