Il derby dei conti lo vince il Milan. Insomma, lo vince… Sarebbe meglio dire che lo perde di meno. Nel senso che l’Inter, se fosse stato già in vigore il Financial Fair Play dell’Uefa, quest’anno non avrebbe potuto neppure partecipare alle coppe europee. Abbastanza clamoroso, no? La squadra detentrice della Champions League esclusa dall’edizione successiva. I cugini invece l’avrebbero sfangata, ma con una situazione finanziaria pesantuccia, al limite dell’allarme. Il risultato netto dell’Inter, bilancio stagione 2009-10, quella del triplete, è negativo per 69 milioni. Le nuove regole economiche dell’Uefa prevedono la necessità di non spendere più di quanto s’incassa, con una tolleranza di 5 milioni. Fortunatamente le sanzioni per chi sgarra entreranno in vigore soltanto dalla stagione 2013-14 e si baseranno sul monitoraggio effettuato nel triennio precedente, per il quale, per favorire un approccio un po’ più soft, sarà tollerato un deficit complessivo di 45 milioni (non saranno calcolate le spese per impianti, infrastrutture e settori giovanili, tutti investimenti che le squadre italiane peraltro continuano a non fare).
Anche in questo caso l’Inter sarebbe comunque fuori dai parametri. Migliore la situazione del Milan che ha chiuso l’ultimo bilancio, al 31 dicembre 2010, con un risultato negativo per “soli” 9,8 milioni.
Anche il valore della produzione, nel derby dei conti, dice Milan: 253,6 milioni a 250,6. Soprattutto in virtù di una capacità commerciale superiore, nonostante il club nerazzurro abbia potuto giovarsi nella sua stagione d’oro di un migliore sfruttamento dei ricavi da botteghino. Ma è nei costi che l’Inter realizza la sua performance peggiore: oltre 400 milioni di euro. Con spese per il personale (gli stipendi ai giocatori e ai tecnici) che superano il 93% del fatturato! In quanto a costi, per la verità, non scherza neppure il Milan: 323 milioni di euro. Va notato che gli ultimi bilanci delle squadre milanesi sarebbero stati ben peggiori se l’ultima non fosse stata una stagione d’oro per quanta riguarda le plusvalenze, che hanno fruttato 72,9 milioni all’Inter (grazie soprattutto alla cessione di Ibrahimovic) e 74 al Milan (grazie soprattutto alla cessione di Kaka). Altrimenti sarebbero stati guai ben peggiori. Per dare un’idea, nella stagione precedente, l’Inter aveva chiuso con un risultato netto negativo per 154,4 milioni, il Milan negativo per 66,8 milioni.
Nel derby dei conti, la situazione finanziaria vede invece l’Inter in una condizione che non si può definire migliore, ma di minore debolezza. L’indebitamento nei confronti delle banche è di 71,3 milioni e il patrimonio netto negativo per 7,4 milioni. Il Milan invece ha debiti nei confronti delle banche per 163,7 milioni e un patrimonio netto negativo per 72 milioni.
Tutto questo per dire che se alla fine dovessero vincere il campionato Napoli o magari Udinese sarebbe davvero incredibile. Il Napoli ha ricavi per poco più di 100 milioni e ha chiuso l’ultimo bilancio con un risultato positivo (0,3 milioni). L’Udinese ha un valore della produzione di 42,3 milioni, un deficit importante ma contenuto (6,9 milioni) e gioca meglio di tutti…