A Fraine finisce 194 pari: e il ballottaggio diventa uno spareggio

A Fraine finisce 194 pari: e il ballottaggio diventa uno spareggio

«Il clima è caldo, è caldo. Come sempre, qui, alle Comunali», spiega il signor Di Iorio. Del resto, non è cosa su cui scherzare, le elezioni a sindaco di Fraine, paese dell’Alto Vastese, in provincia di Chieti. Con le sue 403 anime, e 675 aventi diritto al voto. E un ballottaggio più unico che raro. La conta dei voti per il sindaco, lo scorso lunedì, è finita 194 a 194. Con tre schede bianche. 

Allora, tutto da rifare. O meglio, la sfida riparte tra i due candidati a sindaco: Vincenzina di Iorio, 37 anni, assessore uscente, e Alessio Lalla, 40 anni, commercialista a Vasto, anche lui assessore, ma di minoranza. La composizione del consiglio comunale, invece, è già definita, perché valgono le preferenze decise nel primo turno. «È caldo», continua il fratello di Vincenzina di Iorio (che non ha voluto precisare il nome) «se mi chiede come finirà, io le dico che vinciamo noi, è ovvio, ma chi può saperlo davvero?».

E intanto la tensione sale, in un paese spaccato a metà. Diviso dalle fazioni e dalle liti, tanto che sono dovuti intervenire i carabinieri per sedare la situazione. «Cosa vuole, sono questi di sinistra, che sono cattivi», ci spiega Domenica Lalla, madre di Alessio. Aggiunge il marito, Lelio, e padre del candidato: «Noi ci siamo impegnati, speriamo. Ma in un paese piccolo conta avere famiglie grandi. E i miei parenti, purtroppo sono tutti lontani». In America, spiega, in Argentina. Ma anche solo a Roma. Intanto, il figlio, Alessio, ha anche altre cose cui pensare, in attesa del parto di due gemelli da parte della moglie. 

Le liti, però, continuano. Tanto che, come riporta il Centro, quotidiano di Pescara, anche il sacerdote, don François Kayiranga, è stato rimproverato di non avere sostenuto uno dei due candidati. Eppure lui non vota neppure a Fraine. «Ci si divide su tutto, qui», in un paese con 183 famiglie, al primo posto della provincia di Chieti per la più bassa percentuale di dichiaranti Irpef, e con un calciatore importante: Giuseppe Rossi, attaccante del Villareal e della Nazionale.

Su tutto, ci si divide. Anche nello stemma comunale, dove accanto a un leone d’oro, campeggia una croce divisa a metà. E, per scherzo del destino, all’origine di tutto, ci sono proprio le croci: quelle tre che, lo scorso lunedì, sono mancate. 

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