HERAT – Qui in Afghanistan continuano ad arrivare smentite sulla morte del Mullah Omar. È vivo e vegeto e si trova proprio in Afghanistan, sostengono i talebani tramite il loro portavoce Zabihullah Mujahid. Fonti dell’intelligence Usa, due rappresentanti dell’alta diplomazia americana dispiegati a Herat e i militari dell’Isaf non confermano la notizia diffusa nella mattinata afgana dalla tv di Kabul Tolo. L’uccisione del capo spirituale dei talebani viene invece sostenuta con forza dai servizi segreti afgani. Di fatto però non ci sono certezze. I talebani sostengono che sia una notizia diffusa per indebolire ulteriormente il movimento dopo la morte di bin Laden e che questa mossa sia solo propagandistica.
L’unica verità riguarda la tensione che si respira nelle strade afgane dopo la morte di bin Laden. «È la quiete prima della tempesta – sostiene una fonte italiana – ci sono stati attentati un po’ in tutto l’Afghanistan. A Herat non è ancora accaduto nulla di grave. È come se stessimo aspettando». Il timore è proprio sulla possibilità di una vendetta dopo la morte di Osama. Dalle Nazioni Unite alle ong c’è un allarme diffuso su eventuali sequestri e ritorsioni di vario genere. Si chiede alla comunità internazionale di rispettare un coprifuoco e si evita di utilizzare certe strade dopo le 20. La stessa Ambasciata d’Italia a Kabul manda sms d’allerta consigliando di evitare spostamenti in alcune zone, possibili target di attentati.
Oggi del resto anche il Pakistan ha vissuto un’altra giornata di sangue. Salgono a 7 i morti e a 14 i feriti dopo l’assalto alla base militare aeronavale di Karachi che è stato rivendicato dai talebani pakistani come vendetta per l’uccisione di Osama Bin Laden. La morte di bin Laden aveva lasciato Al Qaeda senza un capo politico. Perdere il mullah Omar sarebbe un grave colpo per i talebani.
Mohammad Omar sarebbe stato ucciso due giorni fa sulla strada da Quetta verso il Nord Waziristan. La carovana talebana con il capo spirituale sarebbe stata intercettata dai servizi di intelligence Isi e dalla rete Haqqani, altro gruppo armato che si oppone al governo del presidente Hamid Karzai. Solo pochi giorni fa la tv di stato afghana aveva dato notizia della sua cattura, poi smentita.
Da quando, nel 2001, è iniziata la guerra in Afghanistan, il mullah Omar si nasconde in località sconosciute. Il governo degli Stati Uniti ha offerto fino a 10 milioni di dollari come ricompensa per informazioni che possano fornire un contributo decisivo per la sua cattura.