È morto bin Landen e la rete è impazzita. Su Twitter i commenti #obl vanno a un ritmo vertiginoso, almeno uno o due ogni secondo. Sembra che ogni abitante della Terra, se in possesso di un computer e di una connessione alla rete, senta il desiderio di dire la sua su quello che pare, a ogni evidenza, un momento storico.
Più che la gioia, va forte lo scetticismo: Touair El Ezam, dal Bahrein, è come San Tommaso. «Scusate, non c’è nessuna immagine, là fuori, del corpo di Osama bin Laden? Finché non la vedo non ci credo… e poi, sepolto in mare?».
Così aniqarichards: «Ma come, è morto bin Laden e subito buttate il suo corpo in mare?». Stupore? di più: non ci crede nessuno. Molti confessano di non capire il motivo di una sepoltura così strana e frettolosa. Anche il dettaglio della foto è contestato, e ormai sembra chiaro che si tratti di un fake. Lo spiegano in tanti, tra cui Mosito_Ramaili: «un falso, la foto. Eccovi le prove, con tanto di link». E si muovono fonti autorevoli come Msnbc, che si sbilancia e spiega che sì, la foto non convince. Per essere precisi, la risoluzione maldestra suggerisce che si tratti di un’immagine manipolata. E l’originale su cui si sarebbe lavorato, è una fotografia della Reuters del 1998, unita a un file di dubbia provenienza che girava in rete da tempo. Insomma, una patacca.
Così sulla rete si scatenano nel deridere la stampa internazionale, e l’ennesimo granchio. Se i sospetti sono tanti, alcuni dubitanto di tutto, come Jessica Mackie: «Io non credo che sia morto davvero». E si filosofeggia: «La bugia, dilla grossa, falla semplice, continua a dirla e vedrai che ti crederanno», sentenzia n00ri. Alcuni festeggiano, ad esempio JoBRos: «Di solito non si gioisce per un morto, ma stavolta, be’, è diverso», o Angela: «Brucia all’Inferno. Finalmente hai avuto quello che ti meritavi. Ha fatto soffrire il nostro Paese per così tanto tempo! Ora è finita». Ma altri li rimproverano, disgustati, come Juan Antonio Ramos: «Era una persona terribile e meritava una punizione, ma nessuno merita la morte, e la sua non è una cosa da festeggiare».
Non mancano considerazioni meno emotive, come quella di Zeshan Hussain, che fa notare che: «La cattura di Osama bin Laden dimostra che il Pakistan è un porto sicuro per i terroristi. Prevedo che la guerra al terrore si intensificherà in questa regione». Anche Matthew Cro punta il dito contro Islamabad: «Aldilà delle teorie sulla cospirazione, il dato più sconcertante è che Bin Laden era ben custodito in Pakistan». E molti rispondono, aggiungendo commenti, idee, insulti. «Bravo, bin Laden. Coerente fino alla fine, abitavi in una villa da un milione di sterline. Uomo del popolo», sbotta nobodyhadthis. Dal Pakistan, la grecista Mishal Athar tenta una difesa disperata: «il fatto che sia stato trovato in Pakistan, non significa che fosse uno dei nostri, o legato a noi in qualche modo”. Shafik Mandai puntualizza: «La morte di bin Laden dimostra che si possono ottenere obiettivi militari senza occupare Paesi». In generale, come finirà la guerra al terrore? Dalekwidow non lo sa, «ma lo status “relationship con l’Occidente” è ancora “complicato”».
Si ricordano le alcune parole del re del terrore, che ora suonano quasi come una profezia: «Sono una persona che ama la morte, e se devo morire ucciso, voglio che sia con un proiettile». E poi c’è un ironico ringraziamento all’uomo che «ha messo al bando i liquidi in aereo», ricorda Desireewoods. I tweet si susseguono a cascata, commentando le notizie che man mano vengono comunicate. La morale, (tra le più cliccate) però è questa «il principe si sposa e il cattivo muore. Ehi, è stato proprio un weekend alla Disney, qui sulla Terra».