Nelle sexy town del berlusconismo, il Pdl ha fatto flop

Nelle sexy town del berlusconismo, il Pdl ha fatto flop

Casoria, la città campana di Noemi Letizia ha deluso il Pdl al primo turno. Dopo il crollo del partito-azienda del Premier è ormai facile dire che il nuovo sindaco sarà Vincenzo Carfora, con una coalizione che riesce a unire, in una strana alchimia Pd, Idv, Api e altre liste civiche. Il suo recupero su Massimo Iodice è significativo, sostenuto da Udc e Psi Il  In un luogo simbolo della parabola di Silvio Berlusconi, il Pdl è rimasto fuori fin dal primo turno, guidato dall’ex-sindaco Stefano Ferrara, sfiduciato tre mesi fa con le dimissioni di 16 membri del consiglio su 30. Motivo? La scarsa attenzione dell’amministrazione per la frazione di Arpino.

La frattura, insanabile, tra Udc e Fli alleate contro il Pdl ha pesato. A conti fatti, e vista la tensione tra le fazioni, il tesoretto di voti di Ferrara (ha preso il 20%) non è andato a Iodice. Il suo avversario Carfora ora ha consegnato la città, resa famosa da Noemi, nelle mani dell’opposizione. Il tramonto del Pdl, qui, è cominciato il 9 febbraio, con lo scioglimento della giunta. Lo stesso giorno in cui, molti chilometri a più a nord, la Procura di Milano aveva fatto partire la richiesta ufficiale di rito immediato nei confronti di Berlusconi. Con la netta reazione del Presidente del Consiglio: «farò causa allo Stato» ha detto.

Nel mirino, il caso Ruby, la ragazza minorenne che avrebbe allietato le serate del Presidente. A Casoria, la storia era simile, ma la ragazza era un’altra, appena maggiorenne: il diciottesimo di Noemi (il 27 aprile 2009) è stato il più celebrato d’Italia. La presenza del premier a una festa misteriosa, in un centro sconosciuto alla periferia di Napoli, aveva sollevato pesanti interrogativi. Son seguite spiegazioni poco convincenti, fatte di affermazioni, smentite, il padre di Noemi conosciuto come autista di Craxi, fotografie taroccate, falsi fidanzati. Più che sedare lo scandalo, lo hanno ingigantito, tanto da provocare il divorzio dalla moglie e far parlare di crisi di governo. Nel frattempo, la bionda Noemi cresce e, ormai maggiorenne, compie la sua ascesa. Un cursus honorum fatto di feste a Milano e chirurgia estetica. Fino ad arrivare alle serate di Arcore, dove incontra proprio Ruby, che avrà per lei celebri parole d’invidia: «Lei (Noemi) è la pupilla, e io il culo».

Ma anche ad Arcore le cose sono cambiate e per il Cavaliere tira brutta aria. Saranno gli effetti del vento che cambia Milano, ma con il ballottaggio, il paese brianzolo, dopo cinque anni, ripassa al centrosinistra. Rosalba Piera Colombo, candidata per una coalizione di Pd, Sel, Idv, e Rifondazione Comunista ha preso, al ballottaggio, il 56%. Mentre Enrico Perego, appoggiato dal Pdl e dalla Lega Nord, solo il 43% dei voti. Dal punto di vista simbolico, è una disfatta. Ma non solo. Rosalba Colombo, a quanto dichiara, è scesa in campo proprio per contrastare l’immagine della donna berlusconiana. Per rompere la correlazione Arcore-Cavaliere.

Non si tratta di una gara per una migliore amministrazione, ma di una lotta politica proprio contro Berlusconi. E ad Arcore, per adesso, l’hanno premiata. Bastava poco, forse. Ma mentre Berlusconi denuncia la persecuzione condotta dai giudici contro di lui, di fronte ai grandi della Terra, i piccoli Comuni della sua biografia gli voltano le spalle. Un addio più significativo? Non solo Milano: forse, anche la piccola Italia non vuol più stare con lui.