Per Salvini “se va male è colpa di Berlusconi e Moratti”

Per Salvini “se va male è colpa di Berlusconi e Moratti”

Da domani la campagna elettorale per il ballottaggio sarà finita. Da parte del centrodestra, è stata una lunga e confusa rincorsa per acciuffare il candidato del centrosinistra, Giuliano Pisapia, partito in fuga contro (quasi) ogni aspettativa. Tra chi si è più speso per la rimonta, c’è l’eurodeputato della Lega Nord, Matteo Salvini. Tanto impegnato, in questi giorni, che con difficoltà trova tempo, tra un’apparizione in tivù e l’altra, per rispondere.

Finalmente, Salvini, la trovo. Come sta?
Sono in palestra. È ora di rilassarsi un attimo. Ma se vuol farmi qualche domanda, faccia pure.

Le chiederei un bilancio di questa campagna elettorale
È stata una campagna elettorale ricca di soddisfazioni, devo dire.

Sì? Non sembrerebbe.
Io parlo a titolo personale. Per me è andata molto bene. Sono stato in mezzo alla gente, come noi della Lega sappiamo fare bene, e abbiamo parlato delle cose che contano, cioè di Milano.

Perché, c’è chi non lo sa fare?
È stata una campagna fatta male. E mi riferisco, ma questo lo si sa bene, a chi ha cercato di portare nel discorso temi assolutamente non milanesi. Tutta gente venuta da fuori Milano per pensare ad altro.

Sta parlando di Berlusconi?
Di sicuro i suoi comizi di fronte a Palazzo di Giustizia non hanno permesso di parlare della città. Ma non solo lui, comunque. Mi riferisco anche a quanti sono venuti per contestarlo. Tutte cose che mi hanno dato fastidio. E non solo a me. Anche agli elettori, come del resto si è potuto vedere. La città non è stata considerata. Hanno oscurato i temi portanti, le cose importanti.

Ad esempio?
Le tasse, l’Ecopass, il problema degli immigrati. Le proposte reali di Pisapia sono state ingigantite per creare inutile allarmismo. Io l’ho detto: se anche vincesse, sarebbe il mio sindaco. Nel senso che non sarebbe una sciagura. Certo, io la penso in modo diverso. Sulla moschea, ad esempio. E sui sussidi alle famiglie. Secondo me andrebbero priviliegiati i cittadini italiani. Pisapia invece ritiene giusto che vadano anche agli stranieri, considerando non la cittadinanza, ma il bisogno. Si tratta di una questione di priorità, di scelte. Per esempio, la Lega vorrebbe destinare gli appartamenti sfitti a padri separati, rimasti senza casa. Insomma, problemi concreti, idee concrete. Le mie sono queste, e vorrei esprimerle con chiarezza, anche confrontandomi con un avversario leale.

E invece?
Be’, invece le cose sono andate in modo diverso. Non sempre i temi erano quelli giusti. L’accusa di furto d’auto che la Moratti ha fatto al confronto a Sky è stata un errore. Lo dicono tutti. Ci ha fatto perdere dieci giorni con chiacchiere e sciocchezze. Tempo sprecato, e tutto in salita.

Mi sembra un po’ rassegnato.
Ci mancherebbe, sono solo un po’ stanco. Semplicemente, la campagna è finita, o quasi. Insomma, i giochi sono fatti. Ora vedremo se gli elettori leghisti ci avranno ascoltato. Vincere per noi sarebbe importante, perché avremmo sette rappresentanti, e non uno solo, come accadrebbe se vincesse Pisapia.

Quindi stasera cosa farà?
Mi riposerò. Sono stanco anche io.

Niente concerto di Elio che le piace tanto, come ha detto ad Annozero, allora?
No, no. Vedo dei nuvoloni foschi [grandina] che mi tolgono ogni voglia di uscire.

Chi vincerà?
Chi lo sa. Per noi non sarà facile. La folla non si scalda per la Moratti, e la campagna, come ho detto è stata quello che è stata. La Lega, almeno, si è impegnata. Adesso, cioè lunedì, si vedrà. 

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