Per favore, non indossi più i nostri abiti: ci fa perdere clienti. Siamo disposti anche a pagare, per questo. È forse la nuova frontiera dello sponsor la soluzione escogitata dal marchio di abbigliamento Abercrombie & Fitch per impedire che la star televisiva americana Mike “The Situation” Sorrentino, celebre protagonista dello spettacolo di MTV Jersey Shore, continui a vestire abiti A&F. Lo ha dichiarato la stessa azienda con un comunicato rilasciato martedì, e intitolato “A Win-Win Situation”, giocando con il soprannome di Sorrentino. Un endorsement al contrario, insomma. Sorrentino verrebbe pagato per non essere loro testimonial, nemmeno per caso. «Un pagamento sostanzioso per vestire un qualsiasi altro marchio. Noi comprendiamo che la natura dello show è finalizzata al divertimento, ma crediamo che l’associazione che si creerebbe sarebbe contraria all’ispirazione del nostro brand, e potrebbe essere fastidioso anche per i nostri fan». Sia chiaro, l’offerta vale per tutti i membri del cast di Jersey Shore. Non solo Sorrentino. «Aspettiamo con ansia una risposta», spiegano quelli di A&F.
Sarà. Abercrombie & Fitch, a quanto pare, non ci stanno a essere una marca per tamarri. Certo, Mike The Situation non è un duca, e passa gran parte del tempo sollevandosi la maglietta per mostrare i suoi prodigiosi addominali (al grido di: “Here’s the situation”, da cui il soprannome – l’altro suo motto è GTL: Gym, Tanning, Laundry, e quindi palestra, abbronzatura e lavanderia termini che sembrano racchiudere l’universo mondo del personaggio) e mettendo in mostra le marche delle sue mutande. Del resto, l’allarme è scattato quando The Situation è andato in giro per Firenze (location della quarta serie di Jersey Shore) con pantaloni verde shocking con marca A&F. Si aggiunga che Jersey Shore è una serie in cui i protagonisti bevono, si ubriacano e finiscono in risse e litigi, oltre che in drammi d’amore triangolari o quadrangolari. Naturale che Abercrombie & Fitch non voglia avere nulla a che fare con loro.
Eppure c’è qualcosa che non convince. Ad esempio, le magliette per ragazze con scritta “Who needs brains when you have these?” (non spieghiamo che cosa si intenda con these), una hit di A&F, non suonano davvero eleganti e ispirate. Ma senza essere pignoli, e trascurando le numerose accuse di discriminazione contro dipendenti asiatici e afro-americani che sono state sollevate nel tempo, rimane un fatto.
Come dichiarò lo stesso Sorrentino in un’intervista al New York Magazine, «ormai il mio personaggio, e anche il mio nome, The Situation, sono famosi in tutto il mondo. Me lo hanno detto anche quelli di Abercrombie & Fitch: la loro maglietta più popolare si chiama “Fitchuation”. Voglio dire. Da dove l’han preso quel nome? Ma da me, chiaro». E, del resto, l’azienda non smentisce, anzi conferma: Fitchuation ha avuto un grande successo. Com’è che ora Abercrombie & Fitch prende le distanze da quello che è stato, in modo indiretto, un cavallo di battaglia per le vendite? Forse, gratta gratta, è solo una tattica pubblicitaria. Oppure, peggio ancora, non si sono accorti che quasi tutti i fan di A&F sono anche fan di Jersey Shore. Se così fosse, sarebbe un guaio: Abercrombie & Fitch non conosce più i suoi clienti, i loro gusti, le loro tendenze. Insomma, avrebbe perso di vista la situazione. Cioè: la Situation.