Vi racconto questa città in uno dei periodi più interessanti: agosto. Oggettivamente bella, vivace, coinvolgente e che non lascia spazio all’indifferenza; la ami, la odi. Vi racconto Milano. Premetto che voglio raccontare un giro spensierato in posti non tanto famosi e alla portata di tutti i curiosi come me, senza la pretesa di scoperte sensazionali.
Via Spadari
Parto dal centro, piazza del Duomo. Temperatura gradevole, cielo terso, meno insolito di quello che si crede a Milano. Tanta gente, più che altro turisti. Vado per via Torino e giro subito in via Spadari, non posso fare a meno di ammirare dei bellissimi palazzi liberty dove ha sede un famoso alimentare e anche lì la mia ammirazione non cala, anzi. Si comincia a notare la mancanza del via vai quotidiano milanese e proseguo per piazza S. Sepolcro, in via Fosse Ardeatine mi fermo al Comando dei Carabinieri, un tempo il Sacrario dei caduti della Federazione dei fasci, dove è collocato un soffitto in bassorilievo Vittorie del 1939 di Lucio Fontana.
Continuo il mio giro per le strade completamente deserte, a tratti mi sembrano paesaggi metafisici anche se non è più la città completamente vuotata come qualche tempo fa. Via S. Maurilio, via S. Orsola (memorie dei tanti antichi monasteri in questa zona) e via Morigi dove trovo l’interessante storico palazzo omonimo della contrada. L’aria decadente e affascinante non nasconde la delusione per lo scempio di un posto di questo rilievo, di sicuro merita di meglio.
Via Morigi
La camminata prosegue per via Brisa costeggiando i resti romani dell’antica Mediolanum, corso Magenta verso ovest passando davanti a S. Maurizio meravigliosamente affrescata dai Luini. Dall’altro lato palazzo Litta Arese, dal ‘600 una delle più importanti dimore milanesi, i suoi giardini arrivavano fino al castello sforzesco e si racconta che la collezione d’arte era aperta al pubblico. In via Terraggio troviamo un piccolissimo parco con l’entrata al n° 5, circondato da vecchie case e palazzo Medici del ‘500, qualche decennio dopo divenuto parte del monastero di S. Agnese. Insolitamente tranquillo e silenzioso nel pieno centro cittadino, curato, ideale per tirare il fiato in santa pace.
Riparto per via Vincenzo Monti, bella via alberata che apre le porte ad un quartiere concepito tra la fine ‘800 e l’inizio ‘900, tessuto architettonico omogeneo di palazzi e ville dove si può fare una passeggiata a tema, il liberty milanese.
Via Vincenzo Monti
Faccio ritorno verso il centro prendendo il ponte verso il parco Sempione alla altezza di via Mario Pagano, “sorvolo” le ferrovie Nord e arrivo all’Arco della Pace, raffinatissima opera neoclassica del Cagnola, da poco restaurato.
L’Arco della Pace
All’interno del parco riprendo la strada, in mezzo al verde si trova la biblioteca Cervantes fatta per la X Triennale di Milano, progetto di Parisi e Longhi del 1954. Non posso fare a meno di fermarmi alla Triennale, il palazzo dell’Arte di Giovanni Muzio. Non mi soffermo sulle tante mostre lì organizzate, valgono sempre la pena.
La biblioteca all’interno del Parco Sempione
Triennale di Milano
Questo è solo uno dei possibili percorsi in questa meravigliosa città. Potrei suggerire tantissimi altri giri, altri temi, altre ricerche, però, facendo così, sciuperei il gusto della vostra scoperta. Sta a voi, è questo il divertimento.