«Sono un componente, non politico, di una famiglia molto politica». Un pizzico di understatement, per delineare il proprio profilo in un tweet. E poi, voilà, la rivelazione: «che ci crediate o no, mio fratello è stato presidente degli Stati Uniti. E anche mio padre». Chi scrive è Neil Bush, fratello di George W. Bush, di nove anni più giovane, uomo d’affari nel mondo del petrolio e della tecnologia. Ha aperto un account sul sito di microblogging cinese Sina’s Weibo. Insomma, il twitter dei cinesi, che funziona allo stesso modo, si scrive, si twitta, si legge. In cinese, però.
Il profilo di Neil Bush è su Weibo da martedì ed è già la hit del momento. Aperto con l’aiuto di un assistente che conosce il cinese, l’account raccoglie pensieri che vanno da commenti e considerazioni sulla forza economica della Cina alle premure per il matrimonio della figlia Lauren, ex-top model. Venerdì i suoi followers erano già 41.418, come riporta il Telegraph. Oggi sono 50.752. E lui ne segue solo tre. Un successo, se lo si confronta al suo più modesto profilo su twitter, dove segue 11 persone e ha solo 49 “seguaci”.
«Sono stato 80 volte in Cina, e sono meravigliato dal suo sviluppo», avrebbe scritto. E poi: spero che «tutti gli americani possano capire meglio come la Cina stia diventando una potenza globale». Ma non solo lusinghe e complimenti all’economia. Anche allo sport: «Liu Xiang [il campione cinese di corsa a ostacoli] è un eroe, e un grande esempio per tutto il mondo» Perché non ha mollato dopo l’infortunio, «ha perso una partita, ma ha guadagnato milioni di tifosi, me compreso».
E poi le note più personali: «come padre, questa è una settimana emozionante». E perché? «mia figlia Lauren, di 27 anni, ex-modella, si sposa questa domenica». Suo marito, David, è un uomo «molto buono, che la ama e che la sostiene». Un’apertura del cuore, una confidenza garbata che gli ha portato l’affetto di migliaia di cinesi.
Insomma, sul web del dragone Neil Bush riesce a catturare fan, con foto un po’ sgranate e post intimisti. Weibo, del resto, conta già 200.000 iscritti, e comincia a preoccupare i vertici del partito comunista cinese, che teme di perdere il controllo di quanto passa nella rete. Solo una settimana fa un membro del partito aveva chiesto uno studio più accurato del web, per evitare il diffondersi di notizie «false e pericolose».
E anche sul profilo di Neil Bush sono stati avanzati dubbi da diversi followers: alcuni sostengono che dietro ai post pubblicati non ci sia davvero il fratello dell’ex presidente. I sospetti sono sempre dietro l’angolo. Ma un portavoce della Sina, la compagnia che possiede Weibo, ha riferito allAFP, rassicurando tutti, che i tweet di Neil Bush sono autentici.