Tutto come previsto. Dopo il Workshop Ambrosetti di Cernobbio l’attesa per il responso dei mercati finanziari era elevata. L’inconsistenza del discorso del ministro dell’Economia Giulio Tremonti e la mancanza di soluzioni sostenibili alla crisi dell’eurodebito hanno innervosito gli investitori. Alla riapertura dei mercati asiatici l’avversione al rischio ha preso il sopravvento e ha catapultato in rosso gli indici di Tokyo, Hong Kong e Shanghai. Stessa sorte per le piazze europee, con Milano che ha iniziato in pessima maniera una settimana cruciale per il futuro della manovra d’austerity italiana.
Il meeting Ambrosetti di Cernobbio doveva fornire risposte in merito al contagio della crisi nei confronti dell’Italia. Così non è stato e l’unica chiave di volta sembra essere ancora una volta l’intervento straordinario della Banca centrale europea (Bce) a supporto dei titoli di Stato italiani e spagnoli. Ma a peggiorare la fiducia degli investitori sull’Italia sono state anche le varie dichiarazioni emerse da Cernobbio. Una su tutte è stata quella dell’economista Nouriel Roubini, che ha invocato più volte un Governo tecnico come soluzione per ripristinare la fiducia perduta negli ultimi due mesi.
In questo pandemonio, Bruxelles e Francoforte continuano a guardare a Roma in attesa dell’ultima versione del piano di correzione di bilancio. L’obiettivo è solo uno, evitare un avvitamento del contagio in stile greco. Nel frattempo, tuttavia, le prospettive non sono entusiasmanti. Lo spread fra BTP e Bund è salito a quota 340 punti base sugli schermi Tradeweb, in ascesa di circa 20 punti base rispetto alla chiusura di venerdì scorso. Analogamente il Credit default swap (Cds), ovvero il derivato che immunizza un investitore dal fallimento di un asset, è scambiato a 400 punti base, secondo Markit. Sul fronte valutario, l’euro scende sotto quota 1,42 contro il dollaro e sul versante commodity, l’oro torna a tastare la resistenza fissata a 1.900 dollari l’oncia. Un inizio di settimana che lascia presagire nulla di buono.
17:30 – Piazza Affari lascia sul terreno il 4,83% sul Ftse Mib, che in un mese ha perso oltre il 10% del proprio valore. Il Ftse Italia All Share cede il 4,35% in chiusura di una giornata molto negativa. Fra i ribassi maggiori i titoli della galassia Fiat, con Exor che cede il 7,01% e Fiat Industrial che fa segnare un -6,35%. Grosso calo anche per Fondiaria Sai che perde il 6,76% e per i bancari, con Unicredit che perde il 6,67% e Intesa Sanpaolo che cede il 6,35%.
In generale è stata una seduta all’insegna del profondo rosso per tutti i listini europei. Il Dax di Francoforte cede il 4,97%, il Cac40 di Parigi il 4,73%, il Ftse100 a Londra perde il 4,76%. Male anche Madrid (-4,76%) e Atene (-4,07%).
Lo spread fra i Btp italiani e Bund tedeschi decennali ha superato quota 370 punti base, arrivando a 371. Si tratta del valore più alto registrato nell’ultimo mese. Intanto la Bce, la Banca centrale europea, ha reso noto di aver acquistato 13,305 miliardi di euro di titoli di Stato di paesi dell’area Euro. La cifra è più del doppio di quella della settimana precedente, quando gli acquisti si erano fermati a 6,651 miliardi.
Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, dopo aver incontrato a Milano il segretario della Lega Nord Umberto Bossi ha cancellato la propria partecipazione all’apertura del Festival del Diritto di Piacenza e si è diretto a Roma, dove si terrà un’incontro con i ministri sulla manovra finanziaria. Il governatore di Bankitalia e prossima guida della Bce Mario Draghi ha dichiarato oggi che, sul il programma di acquisto dei titoli di stato, «i paesi dell’Eurozona non devono darlo per scontato».
17:15 – A un quarto d’ora dalla chiusura, il Ftse Italia All-Share è a quota 15.261,16 punti, con un ribasso del -4,35% rispetto all’apertura. Calo simile per il Ftse Mib che perde il 4,40%, a quota 14.397,54 punti.
17:05 – Lo spread fra Btp e Bund tedeschi decennali è a quota 368 punti base, in rialzo rispetto all’apertura di questa mattina che partiva da quota 327.
17.00 – Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, dopo aver incontrato per circa due ore il segretario della Lega Nord Umberto Bossi in via Bellerio, secondo la Reuters ha annullato la sua partecipazione al Festival del Diritto a Piacenza e sta tornando a Roma per un vertice con i ministri sulla manovra finanziaria.
16:30 – Secondo una fonte vicina al Governo italiano citata da Reuters è probabile che l’Italia non riesca a raggiungere le previsioni di crescita del proprio Pil per il 2011 e 2012, rispettivamente al +1,1% e +1,3%.
16:15 – Perdite molto pesanti su tutti i listini europei. Il Dax di Francoforte al momento perde il 5,56%, il Cac 40 di Parigi il 4,76%, il Ftse 100 di Londra il 3,44%. A Piazza Affari, il Ftse Mib perde il 5,31% e il Ftse All Share il 5,15%.
15:58 – La Bce, la Banca centrale europea, ha reso noto di aver acquistato 13,305 miliardi di euro di titoli di Stato di paesi dell’area Euro. La cifra è più del doppio di quella della settimana precedente, quando gli acquisti si erano fermati a 6,651 miliardi.
15:55 – Continua la discesa verso il basso degli indici della Borsa di Milano: il Ftse Mib perde il 5,18% e il Ftse All Share il 5,09%.
15:50 – Sono sospesi dalla contrattazione a Piazza Affari Impregilo, Mediaset e fra i bancari Unicredit e Banca Intesa
15:35 – L’indice Ftse Mib perde oltre il 4,5% e il Ftse All Share perde il 4,52%. Perdite pesanti anche per le altre borse europee, con indici in flessione di oltre il 3% da Francoforte a Parigi. Londra perde invece oltre il 2%.
14:55 – Lo spread fra Btp italiani e titoli di stato tedeschi decennali è salito oltre quota 360 punti base, arrivando a 363.
14:38 – Tutte in rosso le borse europee. Perdite oltre il 3% per Milano, Parigi, Francoforte e Madrid. A Londra invece l’indice Ftse 100 perde oltre il 2%.
13:50 – Il Cancelliere tedesco Angela Merkel dice che è convinta che l’Italia potrà portare avanti le riforme che servono. La Merkel ha inoltre spiegato che non pensa che qualche Stato possa lasciare l’eurozona.
13:10 – Il differenziale fra titoli di Stato italiani e tedeschi sfiora i 360 punti base.
12:50 – Lo spread fra Btp e Bund tocca quota 350 punti base secondo Tradeweb.
12:30 – Piazza Affari amplifica le perdite e l’indice FTSE/Mib perde il 3,80%, mentre un gruppo di persone facente parte di alcuni centri sociali milanesi fa irruzione a Palazzo Mezzanotte per manifestare contro i banchieri. Fra gli striscioni se ne trova uno con scritto “Predicano austerity ma razzolano male, rubano ai poveri per dare ai soliti”.
12:15 – Un report di Barclays Capital evidenzia che per armonizzare i coefficienti patrimoniali ai requisiti di Basilea III le banche europee devono raccogliere capitali per 244 miliardi di euro. Société Générale ha bisogno di 13 miliardi di euro, UniCredit 5 miliardi, Intesa Sanpaolo 3 miliardi.
12:00 – L’indice FTSE/Mib perde il 3,40 per cento. Gira voce nelle sale operative che la Bce stia comprando titoli di Stato italiani e spagnoli.
11:15 – L’oro torna sopra i 1.900 dollari l’oncia, i titoli più venduti continuano a essere i bancari in tutta Europa. Cresce l’attesa per il presidente in pectore della Bce, Mario Draghi.
11:10 – L’indice FTSE/Mib perde oltre tre punti percentuali.
11:05 – Il Cds sull’Italia arriva a 422 punti base secondo Markit, aumentano i timori su un peggioramento della crisi italiana.
11:00 – Lo spread fra Btp e Bund tocca i 348 punti base.
10:50 – L’oro raggiunge quota 1.892 dollari l’oncia.
10:40 – Il titolo di Stato ellenico a due anni raggiunge il massimo rendimento storico a quota 47,52 per cento.
10:35 – L’indice Dax 30 di Francoforte perde il 2,61 per cento.
10:25 – Il numero uno di Deutsche Bank, Josef Ackermann, ha detto che non accetta l’ipotesi degli eurobond.
10:20 – Lo spread fra Btp e Bund sale a quota 341 punti base, secondo Bloomberg.
10:15 – Titoli bancari sotto tiro a Piazza Affari: Maglia nera per Bpm (-3,17%), poi troviamo Intesa Sanpaolo (2,98%), Unicredit (-2,45%), Ubi Banca (-1,98%), Mps (-1,72%), Banco Popolare (-1,59%), Mediolanum (-1,77%).
10:10 – L’indice FTSE/Mib torna a perdere sotto quota 2 per cento.
10:06 – Il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, avverte che la crisi globale sta colpendo in modo particolarmente duro l’Europa.
10:05 – Il numero uno di Deutsche Bank, Josef Ackermann, sottolinea che non sono previste ricapitalizzazioni per gli istituti bancari europei.
10:00 – Secondo diversi trader, la Bce starebbe prezzando i titoli di Stato italiani e spagnoli in vista di un acquisto.
9:58 – Il Cds italiano a cinque anni raggiunge il massimo storico a quota 416 punti base sulla piattaforma Bloomberg.
9:50 – Questi sono i titoli peggiore nell’indice FTSE/Mib, che nel frattempo si sta contraendo di 1,88 punti percentuali: Banca Popolare di Milano -3,53%, Exor -3,35%, Fondiaria Sai -3,10%, Azimut -2,93%, Intesa Sanpaolo -2,62 per cento.
9:34 – Il Cds dell’Italia tocca di nuovo quota 400 punti base sulla piattaforma Markit. Si prevede un ulteriore peggioramento nell’arco della giornata.
9:20 – Lo spread fra titoli di Stato italiani e Bund tedeschi segna un rialzo fino a quota 340 punti base. Per il BTP italiani il rendimento decennale è del 5,39%, il massimo da un mese a questa parte.
9:03 – L’indice FTSE/Mib segna una perdita del 2,17%, il FTSE/It All-Share un calo del 2,01 per cento. Negative le aperture dei tutti gli indici europei. A guidare i ribassi è l’indice Dax 30 di Francoforte.