Viva la Fifa“Caro Obama, lasci arrivare Kobe Bryant a Bologna”

"Caro Obama, lasci arrivare Kobe Bryant a Bologna"

C’è chi scrive a Babbo Natale. E c’è chi scrive a Obama. Questione di età, innanzitutto. E di regalo da chiedere. Il proprietario della squadra di basket bolognese della Virtus sta cercando in tutti i modi di ingaggiare Kobe Bryant, approfittando del lock out che ha fatto slittare l’inizio del campionato di basket negli Usa. Obama, noto appassionato di pallacanestro, ha spiegato di «avere il cuore infranto per la serrata Nba», auspicando la ripresa del campionato il più presto possibile. E così, Sabatini ha scritto alla Casa Bianca.

Il presidente delle ‘V nere’ crede che la dichiarazione di Obama possa diventare un ostacolo alle trattative che ormai da settimane stanno tenendo in ansia i tifosi bolognesi. Trattativa che Sabatini non riesce a sbloccare. Ieri notte era fissato l’incontro decisivo. Una conference call tra Sabatini, il suo staff e l’agenzia di Kobe Bryant. Gli uomini del ‘Black Mamba’ avrebbero dovuto scegliere una delle due offerte provenienti da Bologna. Una, la più probabile, è quella di una singola partita, un’amichevole contro Treviso. L’altra, più affascinante ma allo stesso tempo più difficile da realizzare, è stata formulata per tre incontri di campionato. Tra questi, mica uno qualsiasi: la ‘classicissima’ contro Milano, in programma alla terza giornata di serie A. Ma il tanto atteso «Hello, Mr Sabatini?» non si è sentito, malgrado il patron sia rimasto sveglio fino a tarda notte. C’è da scommettere che non ci abbia dormito su, rimuginando su quale significato dare alla mancata chiamata.

Alla fine, la decisione: scrivere a Obama. «Mi sono permesso di scrivergli approfittando della possibilità che dà il sito della Casa Bianca. Ho cercato di spiegargli che non sarebbe un fatto negativo se Bryant venisse in Italia per quattro giorni, Kobe è un ambasciatore del basket statunitense e sarebbe anzi un messaggio molto positivo se venisse a Bologna. Mi sono permesso di illustrare il nostro progetto al presidente Obama». Una scelta dettata anche dalla voglia, e dalla fretta, di concludere l’affare. Ci sono dei tempi da rispettare, nel caso Kobe ed il suo staff decidessero di accettare l’offerta relativa al match di campionato: 3 eventi da organizzare in 10 giorni non è una cosa da ridere e richiede la massima accuratezza.

Eccolo, il testo della lettera: “Dear Mr. President, We have a dream: to see Kobe Bryant playing for our Team Virtus Pallacanestro Bologna, the Italian town wellknown in the world as basket City. According to your wishes we hope that the Nba lockout will shortly stop but in the meanwhile let us have the chance to see at least for one game the great Kobe Bryant playing with our black and white jersey and be part of our history”. Egregio Signor Presidente, Abbiamo un sogno: vedere Kobe Bryant giocare nella nostra squadra, la Virtus Pallacanestro Bologna, città conosciuta in tutto il mondo come Basket City. Condividiamo con Lei il desiderio che il lock out Nba finisca presto, ma nel frattempo ci conceda l’opportunità di veder giocare, almeno per una partita, il grande Kobe Bryant con la maglia bianconera in modo tale da farlo diventare parte della nostra storia.

Sabatini ne ha ormai fatto una questione d’onore. Senza dimenticare il fascino della sfida con Milano. L’Olimpia, nel primo match di campionato, ha quasi riempito il Mediolanum Forum per l’atteso derby contro Varese: 8500 spettatori, per un incasso di 95mila euro. Tutti lì per Danilo Gallinari, stella italiana della Nba che in attesa della ripresa del campionato oltreoceano è tornata a Milano, mandando in visibilio i tifosi con 12 punti in altrettanti minuti giocati. Convincere Kobe Bryant significherebbe per Bologna guadagnare lo stesso incasso per l’eventuale amichevole contro Treviso. Non è solo questione di soldi, è questione di dare una scossa al movimento italiano della pallacanestro, che in Europa ha meno lustro rispetto a quelli di Spagna, Turchia e Grecia, realtà dove non a caso molti cestisti della Nba hanno trovato riparo in attesa della fine della serrata. Per la sola amichevole, Sabatini ha messo sul piatto 2 milioni di euro, in gran parte rastrellati grazie agli sponsor e che verranno ripianati da diritti tv e merchandising. Per non parlare del fascino di un match tra Milano e Bologna, due nemiche storiche del basket italiano che scendono sul parquet schierando una stella Nba a testa. Roba che nemmeno un Milan-Inter di calcio. Quando Kobe è arrivato in Italia, tre settimane fa a Milano, per il tour promozionale organizzato dal suo sponsor, il pubblico è accorso al Parco Sempione per vederlo. Non è stato facile, per il campione Nba, raggiungere il campo da basket al centro del parco. La gente era in totale visibilio per lui. 

Obama, per il momento, non ha risposto a Sabatini. Facile immaginare che non lo farà. Ma a Bologna, la risposta che tutti aspettano deve arrivare da qualcun altro.

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter