In corso a Palazzo Chigi da oltre tre ore un vertice tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e alcuni ministri. L’incontro servirà per mettere a punto il pacchetto di misure su cui si confronterà il Consiglio dei ministri che si riunirà stasera alle 20. Nel pomeriggio in programma l’ufficio di presidenza del Pdl. E, secondo indiscrezioni, anche un pranzo tra i deputati della maggioranza pronti a lasciare il Cavaliere.
– Pier Luigi Bersani incontra la stampa al Nazareno, dopo il vertice del Partito democratico. «C’è un’esigenza assoluta e urgente di un colpo di reni e di una scossa nella politica e nei contenuti per riuscire a dare una risposta credibile alla situazione che stiamo vivendo» ha spiegato il segretario democrat. Davanti al «passaggio più difficile della storia d’Italia dal dopoguerra ad oggi», spiega Bersani, «non è più accettabile una sottovalutazione di quello che sta avvenendo, chi lo fa si prende una responsabilità storica». Confermata la manifestazione di sabato a Roma. «Vogliamo dare una parola di fiducia: sabato saremo in piazza San Giovanni. Invitiamo tutti a venire con le bandiere italiane per dire che con il cambiamento l’Italia ce la farà. Indicheremo la strada che va percorsa».
– Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non sta pensando ad alcun passo indietro. Lo confermano due esponenti della maggioranza di governo che ci hanno parlato nelle ultime ore. L’ex finiano Andrea Ronchi – con cui il Cavaliere si è intrattenuto a Palazzo Grazioli – ha rivelato ai giornalisti che «Berlusconi è determinato ad andare avanti». Il leader della Lega Umberto Bossi, appena arrivato a Montecitorio, conferma: «Berlusconi non fa nessun passo indietro. È inutile chiederglielo, tanto non lo fa».
– Prime conferme sulle misure contenute nel decreto legge che il governo si appresta a licenziare. Come spiega il ministro delle Infrestrutture Altero Matteoli si lavora su «professioni, infrastrutture e snellimento burocratico». Ma c’è anche un’ipotesi patrimoniale. Il vice capogruppo Pdl Massimo Corsaro conferma: «È vero, ne stiamo parlando». Non sarebbe stato neppure preso in considerazione, invece, il progetto di un prelievo forzoso sui conti correnti. Al contrario di quanto era stato raccontato questa mattina da alcuni giornali.
– Il governo ha scelto la via del decreto. A confermarlo è il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. Stasera il Consiglio dei ministri licenzierà un dl, con misure dunque già in vigore quando domani il premier Berlusconi incontrerà i partener internazionali al G20 di Cannes. «Stiamo scrivendo il decreto che sarà varato nel Cdm di stasera – ha spiegato Matteoli – con le misure più urgenti contenute nella lettera inviata dal governo a Bruxelles».
– È in corso a Montecitorio una riunione del Terzo polo. Sono presenti i leader di Udc Pierferdinando Casini, Fli Gianfranco Fini e Api Francesco Rutelli. Alle 16.30 una delegazione salirà al Colle dove incontrerà il presidente Napolitano. Presenti Casini, Rutelli, il segretario Udc Lorenzo Cesa e i due futuristi Benedetto Della Vedova e Italo Bocchino.
– Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha lasciato Palazzo Chigi. Dopo cinque ore si è conclusa la riunione interministeriale tenuta nella sede del governo. Il Cavaliere torna nella sua residenza di Palazzo Grazioli dove è in corso un incontro tra il segretario del Pdl Angelino Alfano e alcuni esponenti del partito.
– Vertice a Palazzo Grazioli tra il segretario del Pdl Angelino Alfano e la pattuglia degli ex finiani rientrati in maggioranza: Andrea Ronchi, Adolfo Urso e Giuseppe Scalia. Nel giorni scorsi i tre esponenti dell’associazione FareItalia avevano presentato alcune richieste per il pacchetto di riforme che il governo si appresta a varare.
– Riprendono le consultazioni del presidente della Repubblica. Secondo alcune indiscrezioni i leader di Pd e Udc Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini potrebbero salire al Colle tra qualche ora. Due incontri distinti con il presidente Giorgio Napolitano. La posizione di Bersani e Casini è già stata presentata al capo dello Stato ieri, in due colloqui telefonici. Pd e Udc sono disponibili a un governo di larghe intese, solo se il premier Silvio Berlusconi accetta di fare un passo indietro.
– L’Udc conferma la sua posizione. Sì a un governo di larghe intese, ma senza Silvio Berlusconi. Il segretario del partito centrista Lorenzo Cesa spiega: «Questo è il momento della responsabilità e dell’unità per il bene del Paese. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo, ma Berlusconi deve rendersi conto che tutto il mondo lo considera il problema, non la soluzione».
– Il disegno di legge stabilità inizia il suo iter legislativo al Senato. Se ne occupa in sede referente la commissione Bilancio di Palazzo Madama. Nel provvedimento dovrebbero essere inserite parte delle misure economiche che il governo intende approvare per superare la crisi finanziaria. Per la presentazione c’è tempo fino a venerdì. Intanto il capogruppo dell’Idv in commissione, Alfonso Mascitelli, chiede a Tremonti di riferire in Senato «sulle pesanti e inique scelte economiche che il governo intende prendere».
– I partiti di opposizione si riuniscono «per fare il punto sulla situazione politica e sulla grave crisi economica che attanaglia il nostro Paese e l’Europa». L’Italia dei Valori ha convocato l’ufficio di presidenza del partito alle 13. Appuntamento un’ora più tardi per i dirigenti del Partito democratico. Alle 14 il segretario Pier Luigi Bersani vedrà i vertici del movimento nella sede del Nazareno. Nel pomeriggio si dovrebbe tenere anche un incontro dei rappresentanti del Terzo polo.
– Dopo l’incontro di ieri sera, dalle 9.30 di questa mattina è in corso un nuovo vertice a Palazzo Chigi. Si studia un piano di misure per affrontare la crisi finanziaria che sarà sottoposto in serata al Consiglio dei ministri. Nella sede del governo sono presenti il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (che ha modificato la sua agenda, cancellando l’impegno con il Capo dello Stato per la cerimonia dell’arrivo del treno del Milite Ignoto) e i responsabili dello Sviluppo economico Paolo Romani, della Giustizia Francesco Nitto Palma, delle Riforme Roberto Calderoli e del Lavoro Maurizio Sacconi. Poco dopo le 11 è arrivato a Palazzo Chigi anche il ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
– Dovrebbe tenersi alle 20 il Consiglio dei ministri. Al momento l’ipotesi è stata confermata da fonti di Palazzo Chigi. Anche se la convocazione ufficiale non è stata ancora inviata alle segreterie dei ministri. La riunione del governo dovrà approvare parte delle misure presentate all’Europa per affrontare la crisi. Un’accelerazione importante in vista degli incontri del G20 in programma domani a Cannes. Ancora in forse l’ipotesi di un maxiemendamento alla legge di Stabilità o l’approvazione di un decreto.
– Stando a diverse indiscrezioni alcuni parlamentari del Pdl in rotta con la maggioranza si incontreranno questo pomeriggio a Roma. Presente anche il deputato Roberto Antonione, l’ex coordinatore di Forza Italia che ieri ha annunciato la sua uscita dal gruppo berlusconiano alla Camera. Nelle ultime tre settimane hanno lasciato il Pdl già cinque deputati.
– Confermato per le 18 a Via dell’Umiltà l’Ufficio di Presidenza del Popolo della Libertà. I vertici del partito di Silvio Berlusconi si confronteranno sulla crisi internazionale. Secondo indiscrezioni sarebbe allo studio anche l’approvazione di un documento che deleghi tutte le decisioni di natura economica a Palazzo Chigi.
– Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha convocato per le 15 il Comitato per la Salvaguardia della Stabilità finanziaria. La riunione si terrà nella sede del dicastero a via XX settembre. I membri del Comitato che parteciperanno al vertice sono il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco, il direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli e i due presidenti di Isvap e Consob Gianclarlo Giannini e Giuseppe Vegas.