Alla fine è successo. Internet Explorer è sceso sotto la soglia del 50% degli schermi, per la prima volta, a fine ottobre. E pensare che nel 2004, all’inizio della Seconda guerra dei browser, dominava il mondo con il 92,18%. A far rompere la barriera psicologica contribuisce la diffusione di smartphone e tablets che usano massicciamente Safari Mobile (62,17%), Opera Mini (18,65%) e Android browser (13,12%) e relegano Internet Explorer a un umiliante 0,16%, scavalcato anche da Symbian, Blackberry e Opera Mobile.
Senza l’effetto tablet e smartphone, nei desktop (che attualmente rappresentano il 94% del traffico web), Explorer mantiene la maggioranza assoluta, ma non di molto: si ferma comunque al 52,63%.
Ma chi è che sta insidiando di più il predominio del browser made in Microsoft? Dopo la buona crescita di Firefox, ora è soprattutto Chrome (il browser di Google) a farsi insidioso. Da settembre a ottobre è cresciuto dell’1,42%, contro un minuscolo +0,03% di Firefox.
6 Novembre 2011