Ora che gli squatter sono borghesi, Cameron non li vuole più

Ora che gli squatter sono borghesi, Cameron non li vuole più

LONDRA – Tra le mura di Westminster il governo conservatore di David Cameron sta decidendo la fine di un’era. È ormai da più di tre mesi che si parla di fermare la pratica dello squatting, l’occupazione (legale) di case abbandonate, che da sempre è uno dei fenomeni più famosi della Londra alternativa. La causa del putiferio al 10 di Downing street è stata una festa finita male in uno degli squat più famosi della capitale. L’edificio occupato nella zona di Brixton, nel primo sud di Londra, è stato a lungo un simbolo per la comunità degli squatter della capitale. Durante gli anni Ottanta era stata la casa dei membri del mitico gruppo punk, the Pogues, e più di recente Jeremy Deller, vincitore nel 2004 del premio artistico Turner prize.

Quando gli occupanti, rimasti asserragliati nell’edificio per più di un decennio, hanno perso la causa e sono stati costretti ad abbandonare il palazzo, hanno organizzato quello che nel gergo degli squatter si chiama “eviction party”, ovvero la festa di addio all’edificio dove si invitano più persone possibili per godersi le ultime ore della casa. A Brixton però è finita in baruffe con la polizia e in risposta il governo ha colto l’occasione per alzare la voce promettendo misure più severe.

Tra i più ferventi sostenitori del cambiamento di linea del governo Cameron è stato il ministro della Giustizia, Crispin Blunt, che recentemente ha dichiarato: «Troppe persone devono sopportare la miseria, le spese e le seccature incredibili che comporta rimuovere gli squatter dalle proprie case (…) le persone che lavorano duro si meritano un sistema giudiziario dove i loro diritti siano presi maggiormente in considerazione» un intervento che lascia poco spazio a discussioni o ipotesi di compromesso.

La pratica ha così tanto successo nel Regno Unito grazie ad una legge – una delle tante leggi strane del regno di sua maestà – che recita: «Gli occupanti abusivi di una proprietà acquisiscono il diritto di insediarsi nell’ immobile qualora siano in grado di dimostrare di non aver forzato l’entrata». A ogni decreto però segue una scappatoia. Se nessuno vede lo squatter irrompere, una volta entrati basta cambiare le chiavi e la serratura; e il gioco è fatto. Poi, basta dichiarare alla polizia che la porta o la finestra erano già aperte; nessuno potrà dimostrare il contrario. Nel peggiore dei casi, almeno per un paio di settimane, l’affitto gratis è garantito. Per la legge inglese, infatti, l’occupazione di una casa abbandonata è punibile soltanto con un processo civile e non attraverso una procedura penale. Dunque, non ci sono ripercussioni sostanziali se non la perdita di un’immobile che già non si possedeva e di una casa dove tanto non si pagava l’affitto.

Sarà stata la semplicità nello squattare, aiutata dalla connivenzaindiretta dello stato ad aver creato negli ultimi anni un flusso crescente di squatter, che partiti dalle periferie si sono avvicinati sempre più al centro delle città. Nel 2009, il caso più clamoroso: un gruppo di squatter noti come il collettivo Da! ha occupato una casa a Mayfair, l’ esclusivo quartiere del centro di Londra, a pochi passi dall’ambasciata americana e dalla residenza della lady di ferro, Margaret Thatcher. La scappatella del collettivo non è durata molto, la polizia è intervenuta e meno di due mesi e i Da! si sono ritrovati nuovamente per la strada. A sorpresa però con un gesto che ha mandando su tutte le furie la polizia londinese gli squatter hanno preso possesso di un altro lussuoso edificio poco lontano, che avrebbe un valore secondo quanto riportato dal Guardian, di circa 26 milioni di euro. A Londra si racconta addirittura che uno degli squatter si sia così galvanizzato da aver invitato la Thatcher per il tè delle cinque. Il collettivo Da! e le loro clamorose occupazioni sono sicuramente un’eccezione, ma riflettono una tendenza degli squatter a ricercare appartamenti e case sempre più in centro e sempre più comode.

Oltre ad aver goduto di un lassismo da parte delle autorità la borghesizzazione degli squatter è anche frutto del mutamento del fenomeno che da tendenza da outsider è diventato quasi un “must” per i figli della classe media con aspirazioni o velleità artistiche. Nel Regno Unito, secondo gli ultimi dati, le abitazioni sfitte o vuote sono più di un milione e non essendo disponibile sul mercato fanno aumentare i prezzi degli altri appartamenti. Le ragioni dietro questa pratica tutta britannica possono essere buone, ma ormai non più sufficienti; almeno non per il governo Cameron.
 

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