Gruppi fascisti dietro i forconi? Forse. Allʼintervento della Digos, in azione per sondare la presenza fra i manifestanti di estremisti sia di destra sia di sinistra, si aggiungono le denunce di alcuni musicisti, che da giorni dalle loro pagine facebook invitano gli internauti a fare attenzione prima di regalare il proprio “mi piace” ai profili di tutta Italia dedicati al movimento. Sulla pagina dei 99 posse, il gruppo nato a Napoli agli inizi degli anni Novanta, la band ha pubblicato una nota per mettere in guardia sui contatti forzanovisti dei Forconi.
Se il partito di estrema destra non aveva fatto mistero del suo sostegno alle proteste siciliane, fa pensare a poco più che a una semplice simpatia il fatto che i tre coordinatori del gruppo per alcune regioni del sud Italia provengano tutti dalle file di Forza Nuova. Umberto Mellino per la Calabria, Antonio Mariani per il Lazio e Fabiano Fabio per la Puglia sono infatti legati al movimento nero. I 99 Posse allegano alla loro nota anche alcune immagini: in una Fabiano Fabio è ritratto insieme ad altri sostenitori davanti a una croce celtica, nell’altra il rappresentante per la Calabria tiene in mano una bandiera nera.
Sulla sinistra Fabio Fabiano insieme ad altri militanti di FN
Umberto Mellino, responsabile dei Forconi in Calabria
Il nome del coordinatore del Lazio invece compare sulla pagina internet di Forza Nuova Frosinone come responsabile per lʼagricoltura.
Derive legate allo sviluppo del movimento fuori dalla Sicilia? Non proprio. I 99 posse spostano poi lʼattenzione sul coordinatore nazionale del movimento, Martino Morsello e, sempre su Facebook, pubblicano lʼaudio della sua partecipazione a un incontro organizzato da Forza Nuova, dove lo stesso Morsello afferma: «Noi non partecipiamo ai convegni di altri partiti» e riferendosi al movimento aggiunge «Esprimete libertà di giudizio e una certa rivoluzione da portare avanti cosa che il movimento dei forconi si è intestato contro una classe politica ladrona, delinquenziale e nepotista che ha distrutto il tessuto sociale ed economico dellʼItalia». Morsello sottolinea quindi la vicinanza e la condivisione di obiettivi comuni con il gruppo neofascista, rilevando invece la lontananza da tutti gli altri partiti, il cui unico interesse è «dividersi il porco».
Si mostra preoccupato anche Roy Paci, trombettista, compositore e arrangiatore siciliano, che sulla sua pagina scrive: «vi interessa la verità e il bene di tutti gli allevatori, agricoltori, operai ecc. che con onestà stanno lottando per assicurare un futuro migliore alle proprie famiglie? Bene, dissociatevi dai profili facebook dei vari Movimenti dei Forconi, perché sono gestiti a tradimento da gente di Forza Nuova dalla quale Mariano Ferro e Giuseppe Scarlata (gli unici referenti del movimento) hanno preso le distanze». Paci non se la prende con il movimento di protesta nella sua interezza e difende Mariano Ferro e Giuseppe Scarlata «a manifestare per strada da giorni e sicuramente non davanti al computer» che «quindi non potevano sapere del tradimento di Martino Morsello e della sua famiglia». Saranno le indagini della Digos a fare chiarezza. Certo è che un movimento che doveva dare voce alla rabbia territoriale di categorie produttive, si è trovato incastrato nelle retoriche del peggior Novecento. E così, invece di parlare dei problemi di oggi e domani, ci siamo ritrovati immersi nei crimini e nelle ideologie di ieri.