Scrive l’Eurostat che il rapporto fra debito pubblico e prodotto interno lordo è calato, nell’eurozona, all’87,4% mentre invece è salito nell’Unione europea (27 paesi, anche quelli che non adottano l’euro come moneta unica) all’82,2 per cento. Si tratta dei dati del terzo quadrimestre 2011, comparati con i dati dei tre mesi precedenti.
Al terzo quadrimestre 2011, i rapporti più alti fra debito pubblico e pil, sono stati registrati in Grecia, dove ormai è al 159,1%, l’Italia (119,6%), Portogallo (110,1%) e Irlanda (104,9%), tutti paesi fra i Piigs (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna). Viceversa, paesi migliori – dal punto di vista del criterio diventato fondamentale dopo l’accordo europeo di Maastricht del 1993 – sono stati Estonia (6,1%), Bulgaria (15,0%) e Lussemburgo (18,5%).
Nel confronto fra terzo e secondo quadrimestre 2011, quattordici degli stati membri hanno registrato un incremento del rapporto fra debito e pil e invece tredici lo hanno visto diminuire. Gli aumenti più alti sono stati in Ungheria (+4,8%), Grecia (+4,4%) e Portogallo (+3,6%), mentre invece il decremento maggiore è stato registrato in Italia e Malta (-1,6%) e Romania (-1,0%).
Rispetto allo stesso trimestre del 2010, venti stati hanno visto aumentare il loro rapporto fra debito pubblico e pil, e sette diminuire. Gli aumenti maggiori si sono verificati in Grecia (+20,3%), Portogallo (+18,9%) e Irlanda (+16,5%). I decrementi più consistenti invece sono stati quelli di Svezia (-1,6%), Lussemburgo (-1,4%) e Bulgaria (-0,9%).