Hanno trovato casa, non proprio del tutto comoda, sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), un laboratorio di ricerca unico localizzato a 400 chilometri dalla Terra, dove si studiano gli effetti della microgravità in diverse discipline, tra cui biologia e medicina, e si sperimentano nuove tecnologie per condizioni estreme.
A raccontarci come procede questo esperimento e a informarci sullo stato di salute dei protagonisti è proprio lei, @Astro_Zuc, attraverso il suo profilo twitter e il blog del suo «giardiniere», l’astronauta Donald Pettit (@Astro_Pettit su twitter), non nuovo a un uso particolare e accattivante dei media. Pettit infatti è stato il testimonial di eccezione per il lancio del gioco Angry Birds Space, attraverso un video nel quale ha colto l’occasione per spiegare il concetto di microgravità e far conoscere il suo lavoro all’interno dell’ISS.
Nel caso della nostra Zucchina l’esperimento nasce con l’obiettivo di verificare se vegetali e piante siano in grado di sopravvivere e crescere rigogliosi in quell’ambiente ostile, con il sole che sorge e tramonta 16 volte in ventiquattr’ore, influenzando la fotosintesi. Giorno per giorno gli astronauti ricercatori stanno cercando di capire quali siano i problemi più frequenti per queste piante e quali le soluzioni e le strategie migliori per coltivarle. La Zucchina (così come Broccolo e Girasole) sta crescendo in aeroponica, ossia senza terra, una tecnica utilizzata anche in serra, all’interno di un sacca in cui viene nutrita con un tè particolare, ricco di sostanze nutritive adeguate.
Dopo una fase di malessere, in cui le foglie non crescevano e al girasole comparivano brutte macchie, ora possiamo leggere che spuntano nuove foglioline e stanno nascendo nuove radici, con un po’ di sano ottimismo nell’equipe, ortaggi compresi.