Bossi si è dimesso da segretario federale della Lega

Bossi si è dimesso da segretario federale della Lega

«Chi sbaglia paga, qualunque sia il cognome che porta». Avrebbe detto così Umberto Bossi – secondo quanto ha riferito l’europarlamentare Matteo Salvini a Radio Padania – durante il consiglio della Lega Nord al termine del quale si è dimesso da segretario federale del partito. Lo stillicidio di notizie che anche oggi ha sommerso la Lega e la gestione familistica del denaro da parte del tesoriere Francesco Belsito in favore del Senatùr e dei suoi familiari e di alcuni tra i maggiori esponenti del Carroccio lo ha portato a dimissioni «irrevocabili» nel corso del consiglio federale. Si va verso un triumvirato di reggenza, mentre il Senatùr è stato immediatamente nominato presidente.  I tre reggenti sono il coordinatore delle segreterie nazionali, Roberto Calderoli, l’ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni e la parlamentare vicentina Emanuela Dal Lago. Stefano Stefani, presidente della commissione Esteri di Montecitorio, è stato invece nominano nuovo tesoriere della Lega. «Sono notizie che colpiscono, credo che adesso non sia possibile un commento, vediamo come si evolve la situazione», ha detto il governatore della Lombardia Roberto Formigoni nell’apprendere la notizia. Ma si è detto sicuro che niente cambierà per gli equilibri in Giunta.

Classe 1941,Bossi è in politica da 30 anni, con il chiodo fisso del federalismo: 4 lustri tra aule parlamentari, stanze del governo, comizi sul pratone di Pontida e ampolle con l’acqua del sacro fiume Po. Prima di incrociare la propria strada con la politica, il Senatur, che aveva lasciato la scuola per aiutare la famiglia, trova un impiego all’Aci di Varese, poi ottiene il diploma di perito elettronico alla scuola per corrispondenza Radio Elettra, lavora come operaio, perito tecnico e informatico. Nel 1961 tenta la strada del successo musicale partecipando col nome d’arte di Donato al Festival di Castrocaro. La musica, però, non è nel suo destino.  L’impatto con le teorie autonomiste e federaliste avviene nel 1979, quando Bossi incontra all’Università di Pavia il leader dell’Union Valdotaine Bruno Salvadori. Nel 1980 Bossi fonda un gruppo che chiama Unione nord occidentale lombarda per l’Autonomia. È l’inizio di tutto. Oggi, forse, la fine. 

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