Puglia, gli ex consiglieri costano ancora più di quelli in carica

Puglia, gli ex consiglieri costano ancora più di quelli in carica

Era il 14 febbraio 1972 quando la legge n.13 istituì il fondo di previdenza dei consiglieri regionali della Puglia, con cui provvedere al pagamento di assegni vitalizi mensili alla fine dell’incarico rappresentativo. Il fondo fu soppresso nel 2003 ma non accadde altrettanto per vitalizio, reversibilità, indennità di fine mandato. Cioè tutto quello che gli ex continuano a percepire dopo i cinque anni di legislatura, durante i quali ricevono indennità di carica e funzione (oggi 4.325,40 euro), diaria (4.476,36 euro), rimborso spese per il rapporto con gli elettori (dai 984,80 euro del semplice eletto ai 3.133,46 del presidente di giunta) e trattamento accessorio per trasporti e missioni.

Una stretta per adeguare le spese ai tempi di crisi c’è stata, ma i consiglieri regionali pugliesi non percepiranno più vitalizi solo a partire dal 2020. Cioè al termine della prossima legislatura. Soltanto allora si passerà al sistema previdenziale contributivo, l’assegno di fine mandato scenderà dalle attuali 12 mensilità per i cinque anni di consiliatura a 5 mensilità, una per ogni anno di mandato, e il godimento verrà inderogabilmente fissato al compimento del sessantesimo anno. Oggi possono bastarne 55. Altro che pensione a 66 anni come per i comuni mortali.

«L’impegno assunto con i pugliesi a rivedere la materia del trattamento economico è stato mantenuto. È tempo di sacrifici e buon senso. I consiglieri regionali sono consapevoli del momento che attraversa l’intero Paese e della crisi che tocca tutti». Onofrio Introna, presidente dell’assemblea regionale della Puglia spiega così l’obiettivo dell’abbattimento dei costi in bilancio varato con l’ultimo bilancio. Ma per vedere i primi effetti bisognerà attendere la prossima legislatura. I diritti acquisiti della casta si sa, sono intoccabili. E lo sono, purtroppo, anche quando raggiungono il paradosso.

Oggi la Puglia sborsa più per mantenere gli ex consiglieri che non i 70 in carica, peraltro maggiorati dei 7 assessori esterni (sui 14 totali) imposti dal governatore Nichi Vendola e che da soli costano 10 milioni per i cinque anni del suo secondo mandato. Le autorizzazioni al pagamento dei vitalizi agli ex consiglieri toccano quota 11 milioni di euro. L’indennità di mandato ai 70 (dieci in più rispetto alla scorsa legislatura) che siedono oggi in aula e agli assessori esterni costa invece 9 milioni e 984 mila euro. Nel 2011 per ogni dieci euro versati a consiglieri e assessori in carica, la Regione ne ha spesi 11 in favore degli ex.

Ma diete e risparmi non piacciono troppo alla Regione. Dopo aver pagato appena due anni fa i lavori necessari per adeguare la sala consiliare affinché ci fosse posto non più per 60 ma per 70 poltrone (che hanno rischiato di diventare 78 col “premio di governabilità” rivendicato da Vendola ma fortunatamente bocciato dalla Corte Costituzionale), l’aula pugliese ha deciso lo scorso luglio di tornare a 60 consiglieri e a un massimo di 12 assessori di cui tre esterni. La proposta iniziale però, era di ridurli a 50 con un tetto di 2 esterni in una giunta di massimo 10 componenti (il 10% dei consiglieri): una soluzione che poteva far risparmiare alla Regione Puglia 34 milioni di euro per l’intera legislatura. Ci si dovrà accontentare di risparmiare 21 milioni.

Non solo. Secondo i dati del ministero della Funzione Pubblica, nel 2010 Puglia e Abruzzo sono state le uniche Regioni ad aver incrementato gli incarichi di collaborazione e consulenza (+5%) contro il -30% della Basilicata (per restare al Sud) e una media di -18% delle regioni settentrionali. Nei giorni scorsi, inoltre, i 14 assessori hanno avuto il via libera per avere a disposizione una Alfa Romeo Giulietta a testa come auto blu. Saranno in leasing, dice la Regione, che ha aumentato l’accisa sulla benzina per ripianare i deficit di bilancio (per cui chiede 338 milioni di euro di tasse in più all’anno), di marca italiana e «consumeranno molto meno delle Volkswagen Passat in dotazione fino ad ora». Mai sentito parlare di car sharing?

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter