Non (solo) una questione di forme: fermare le parate del due giugno avrebbe potuto essere un’occasione anche per risparmiare soldi e inviarli agli emiliani. Per questo in molti non hanno apprezzato la scelta di Napolitano di mantenerla, anche se in stile sobrio. Forlani, invece, l’11 maggio 1976 da ministro della Difesa, aveva deciso di sospenderla per aiutare i terremotati del Friuli. Una vita fa, in piena Prima Repubblica, ma a qualcuno – a poi a molti – è tornato in mente quell’antico episodio. Insinuandosi insieme a un dubbio sinistro: si stava meglio quando si stava peggio?
Intanto, Forlani, che ora ha 87 anni, è stato raggiunto da Linkiesta.
Ma Forlani, lei è contento di essere diventato un simbolo di solidarietà per la Rete?
In che senso?
In relazione al terremoto, e alla sospensione decisa da lei, delle manifestazioni per il due giugno. Su internet se ne sono ricordati: oggi che c’è l’emergenza dell’Emilia Romagna, e il presidente Napolitano ha deciso di mantenerla, lei è diventato un eroe.
Ah, sì? Eh, ma sa. Io di terremoti ne ho visti tanti. Quello dell’Irpinia, nel 1980, quando ero presidente del Consiglio. Prima ancora, quello del Friuli, nel 1976, ed ero ministro della Difesa. In quell’occasione sì, avevamo deciso di fermare le parate del due giugno. Ma erano morte migliaia di persone, fu un disastro immane. La nostra, poi, fu una decisione collegiale, ma quasi ovvia, in quei giorni.
Il presidente Napolitano, però, vuole mantenere le manifestazioni del due giugno.
A quanto mi risulta – ma io sono lontano – il presidente Napolitano ha dato indicazioni precise, ha chiesto che le celebrazioni fossero in tono minore, proprio di fronte al sisma che ha colpito l’Emilia. Anche questo è un modo per utilizzare i fondi delle manifestazioni in favore delle popolazioni emiliane.
Sì, ma lei aveva deciso di sospenderle del tutto.
Certo, ma guardi che non ero da solo. Quella era stata una decisione collegiale, appunto, di tutto il Consiglio dei ministri. Il terremoto in Friuli era un disastro immenso. Del resto, in quei giorni, nessuno aveva pensato di agire diversamente. Sì, è stata tutto sommato una cosa marginale. Non vorrei essere ricordato solo per questo.