Per la Consob il bilancio 2011 di Fondiaria Sai, approvato lo scorso 24 aprile, non è conforme ai principi contabili internazionali (Ias/Ifrs). A seguito degli accertamenti condotti dall’Ufficio regole contabili sulla relazione finanziaria annuale dell’ultimo esercizio, questa mattina l’autorità di vigilanza della Borsa ha comunicato alla compagnia assicurativa le sue conclusioni. Le contestazioni, secondo quanto Linkiesta ha appreso da fonti vicine al dossier, riguardano le modalità di esposizione in bilancio della rivalutazione delle riserve tecniche (ossia l’aumento delle stima dei debiti per sinistri).
Le obiezioni vertono su una posta di 517 milioni di euro (di cui 203 milioni riferiti a Milano Assicurazioni) relativa a sinistri generati negli esercizi precedenti ma non stimati correttamente a causa di carenze procedurali ed errori di valutazione. Nel bilancio approvato dall’assemblea ordinaria di FonSai, la rivalutazione totale della riserva sinistri è di 810 milioni. L’esercizio è stato chiuso con una perdita di 1,034 miliardi. Secondo i tecnici della Consob, non sono stati rispettati i principi Ias n. 1 («Presentazione del bilancio») e n. 8 («Utile/perdita d’esercizio, errori determinanti e cambiamenti di principi contabili»), e il principio Ifrs n. 4 (contratti assicurativi).
La batosta arriva all’indomani del via libera condizionato dell’Antitrust all’operazione di integrazione fra la compagnia dei Ligresti e Unipol. Adesso FonSai dovrà rispondere entro 10 giorni al giudizio di non conformità del bilancio emesso dall’autorità di vigilanza sulla Borsa, dopodiché la Consob potrà decidere di chiedere alla società «di rendere pubblica tale circostanza e di provvedere alla pubblicazione delle informazioni supplementari necessarie a ripristinare una corretta informazione del mercato» (art. 154-ter del Testo unico della finanza). Salvo complicazioni, l’irregolarità potrebbe essere sanata con un’integrazione di documenti.
Rischio impugnativa. Se i tecnici non dovessero riternersi soddisfatti della risposta ricevuta, allora è probabile che la Consob possa procedere con l’impugnazione del bilancio, come previsto dall’art. 157 del Tuf. Lo stesso articolo prevede anche che «la deliberazione dell’assemblea (…) che approva il bilancio d’esercizio può essere impugnata, per mancata conformità del bilancio alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione, da tanti soci che rappresentano almeno il cinque per cento del capitale sociale». Gli azionisti «possono richiedere al tribunale di accertare la conformità del bilancio consolidato alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione». Per sanare l’irregolarità, i vertici di FonSai potrebbero essere costretti a convocare nuovamente un’assemblea per approvare il bilancio 2011. Se così fosse, sarebbe la seconda volta in un anno che la compagnia riconvoca gli azionisti sullo stesso ordine del giorno. La prima volta è stata per l’approvazione dell’aumento di capitale da 1,1 miliardi, già deliberato il 19 marzo e sottoposto nuovamente alla conferma dell’assemblea straordinaria (fissata il prossimo 27 giugno), dopo che i soci Sator e Palladio avevano deciso di impugnare la decisione per vizi di legittimità.
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