Google vuole i domini .love e .wow, ma dovrà vedersela con Amazon

Google vuole i domini .love e .wow, ma dovrà vedersela con Amazon

.com, .org e .net non bastano più: Google ora vuole i domini .love, .google e .youtube. E non solo Big G, sono centinaia le società che hanno richiesto l’implementazione di nuovi domini alla Icann, Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, ente che regola e gestisce la distribuzione degli indirizzi internet a livello globale.

Mercoledì la Icann ha rivelato di aver ricevuto la bellezza di 1930 richieste per nuovi indirizzi. In gergo si chiamano “domini di primo livello” e dovrebbero rappresentare, almeno in teoria, lo spirito del sito internet. In realtà, con il passare degli anni, le distinzioni tra i domini .org (dedicati alle organizzazioni), .com (dedicati al commerciale), .net (dedicati ai network) si sono decisamente affievolite.

Qualche mese fa, Icann aveva aperto a nuove proposte. Non a costo zero: ognuna delle richiesta è costata all’applicante 185mila dollari. Per allontanare i perditempo, la tassa è stata tenuta volutamente alta da Icann. C’è chi non si è fatto scoraggiare: Google, ad esempio, che ha investito 18,7 milioni di dollari per richiedere oltre cento nuovi domini. Tra di essi, oltre appunto a .google, .youtube, .goog e .plus, ci sono .fly, .new e .eat.

In alcune situazioni, Google dovrà vedersela con altre compagnie interessate allo stesso indirizzo: Johnson & Johnson per .baby, Microsoft for .docs and .live, Amazon per 17 “suffissi” diversi: .wow, .search, .shop, .drive, .free, .game, .mail, .map, .movie, .music, .play, .shop, .show, .spot, .store, .talk and .you. 

Amazon ha inoltrato la sua application anche per .tunes, .got, .author, .smile, .song, .joy, .bot, .like and .call. Il dominio più richiesto in assoluto è .app, ma curiosamente non da Apple, che ha fatto domanda soltanto per il dominio .apple. “Internet sta per cambiare per sempre”, ha detto Rod Beckstrom di Icann, cui toccherà decidere a chi affidare i domini contesi.

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