Ieri ci siamo dedicati una giornata. Una giornata cui dare il nome del nostro giornale – Linkiesta day – per stare insieme. Noi e un pezzo della nostra comunità. Community, come diciamo tutti noi che stiamo in rete e spesso ci dimentichiamo che in italiano si può dire tutto.
Alla prima festa de Linkiesta abbiamo invitato i nostri soci, i nostri abbonati, i nostri blogger. È stata una giornata intensa, piena di facce, idee, parole. Una giornata piena di energia. Abbiamo lavorato insieme con un piccolo gruppo di blogger fin dalla mattina, abbiamo fatto il giornale con loro all’Ibm Forum, che generosamente ha messo a disposizione uno spazio perfetto per fare un giornale come il nostro, in un contesto evocativo delle sfide che il cambiamento tecnologico impone. Ci siamo conosciuti, ci siamo divertiti, abbiamo lavorato.
Abbiamo premiato i vincitori del blog contest: Arcangelo Munciguerra per il blog più letto, Ilaria Puglia per il blog scelto dalla giuria della redazione, Valeria Brignani per la sezione costume, Riccardo Puglisi per il post singolo più letto e Daniela Patrucco per il blog più twittato. Tutto questo, per una start up come la nostra, è stato possibile anche grazie al contributo di uno sponsor dell’evento, e cioè Tim.
Un grazie va anche agli 80 soci che hanno creduto nel progetto fin dall’inizio, e in particolare al Presidente Alfredo Scotti, li ha rappresentato in questo primo anno e mezzo complesso e naturalmente ricco di incognite.
Il grazie più grande, tuttavia, va ovviamente a chi ha reso possibile che questo anno e mezzo divenisse un tempo di semina seria e credibile per il futuro: e cioè voi, che ci seguite, partecipate alla vita di questo giornale, ci commentate, ci criticate spesso anche assai duramente. Ma continuate a venirci, qui, perché forse riconoscete nella libertà di esporsi e di esprimersi che vuole caratterizzare sempre il nostro lavoro un luogo vero, e una virtù preziosa che va coltivata. Lo faremo cercando sempre di interrogare e migliorare il nostro lavoro, e di mantenere fede a una premessa fondativa: chi ha cose intelligenti da dire, a Linkiesta, deve sempre sentirsi a casa.