Alemanno fa maxi operazioni contro le prostitute, ma il problema è Piccolo

Alemanno fa maxi operazioni contro le prostitute, ma il problema è Piccolo

Nella notte tra il 12 e il 13, il sindaco di Roma Gianni Alemanno è tornato a salvare le strade della Capitale dal degrado e delle prostitute con un tour notturno. Salito in sella alla sua Honda nera, casco nero, giacca pesante e piglio deciso, il sindaco non si cura del caldo, setaccia le strade della Capitale insieme alla polizia, raggiunge le zone più oscure della città, fa retate, ferma, identifica e allontana le prostitute. Il tutto con senso civico e telecamere.

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La ronda di notte del sindaco si dimostra un successo: libera l’Eur, viale Marconi e l’incontrollabile Cristoforo Colombo. A piazza Venezia, vinto dall’entusiasmo, improvvisa una conferenza. I cittadini applaudono, approvano, basta belle parole, finalmente azioni concrete. L’operazione, già sperimentata nel 2011, è solo il primo passo per spezzare le reni alla criminalità e al degrado della Capitale.

Il secondo passo, invece, lo ha fatto la procura. Proprio il giorno dopo ha ordinato l’arresto del vice presidente del consiglio comunale, Samuele Piccolo, alias Mr. Preferenze. Niente prostitute, però, in questo caso: le ipotesi di reato nell’inchiesta sono associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, appropriazione indebita e illecito finanziamento dei partiti. Un brutto colpo per la Giunta. Alemanno ha espresso fiducia nella magistratura. Come dicevano i cittadini in piazza Venezia, belle parole, ma servono azioni concrete. Magari, stavolta, di giorno. 

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