Facebook mette l’ansia: questo è quanto rivelato da uno studio realizzato dall’inglese Anxiety UK, società no-profit che si occupa di promuovere la riabilitazione di persone affette da panico e stress. Secondo la ricerca, più di metà degli utenti dei social media (non solo Facebook, ma anche Twitter) soffre d’ansia e sostiene che l’utilizzo di questi strumenti abbia cambiato la loro vita.
Il 45% degli intervistati dice di sentirsi “preoccupato e nervoso” quando non può accedere a Facebook, mentre il 60% sostiene di avvertire l’assoluta necessità di spegnere computer e telefoni per assicurarsi la tranquillità. Come dire: una pausa con la tecnologia intorno non è una vera pausa. Due terzi degli intervistati, inoltre, afferma di non riuscire ad addormentarsi facilmente dopo aver utilizzato questi siti. Il 25%, addirittura, dice di aver riscontrato difficoltà nelle relazioni di coppia a causa dei social network.
Un quadro non certo rassicurante, basato sui dati raccolti da 228 intervistati all’Università di Salford, in Inghilterra. «Molti avrebbero bisogno di ristabilire il proprio controllo sulla tecnologia, perché sono controllati da essa», ha spiegato il ceo di “Anxiety Uk”, Nicky Lidbetter. Un fenomeno preoccupante che, come sottolinea l’Huffington Post, era già stato inquadrato da un recente studio realizzato da Mobile Mindset: in quel caso, il 73% degli intervistati ha dichiarato di provare panico per la perdita del proprio smartphone, mentre il 54% ha ammesso di controllare Facebook anche quando è sdraiato nel letto.