Per andare in bici, non basta imparare a pedalare mantenendo l’equilibrio. Bisogna anche conoscere il codice della strada. Lo sapevate, per esempio, che attraversare le strisce pedonali sulle due ruote potrebbe costarvi una multa di 94 euro? E che la vostra bici deve per forza essere dotata di un campanello in grado di produrre «una segnalazione utile almeno a trenta metri di distanza»?
L’uso dei «velocipedi» è regolato dal Codice della strada. Dopo la definizione di «velocipede» fornita dall’articolo 50, all’articolo 68 si trovano le «caratteristiche costruttive e funzionali e dispositivi di equipaggiamento dei velocipedi». In parole povere, il ciclista è obbligato ad avere due freni, un campanello, luci bianche o gialle anteriori e rosse posteriori e pedali catarifrangenti. Con una precisazione: «Il suono emesso dal campanello deve essere di intensità tale da poter essere percepito ad almeno 30 m di distanza». Nel caso in cui la bici sgangherata che usate per andare a lavoro o all’università non abbia anche uno solo di questi strumenti, sappiate che potrete essere soggetti a una multa che va dai 23 ai 92 euro.
Ma non è finita qui. All’articolo 182 viene regolato il comportamento da adottare sulle due ruote. I ciclisti, si legge, devono procedere su un’unica fila («mai affiancati in numero superiore a due»), avere libero uso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio almeno con una mano (quindi niente acrobazie), condurre il veicolo a mano nei casi in cui siano di intralcio per i pedoni e possono trasportare un’altra persona solo se più piccola di 8 anni (quindi niente giri romantici in coppia). In caso contrario, la multa può andare dai 23 ai 94 euro.
In più, i ciclisti «devono sempre evitare improvvisi scatti, ovvero movimenti a zig-zag», circolare nel senso di marcia (quindi basta ignorare i divieti di accesso) e «segnalare tempestivamente, con il braccio, la manovra di svolta a sinistra, di svolta a destra e di fermata che intendono effettuare». E per la sera? Fuori dai centri urbani bisogna indossare «giubotto ad alta visibilità» o «bretelle retroriflettenti» da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima dell’alba.
E attenti anche al semaforo. In base a una nota del ministero dei Trasporti dello scorso 4 luglio, anche il ciclista deve osservare le regole della strada e fermarsi davanti al semaforo rosso. La multa è di 154 euro. Stesso discorso per il cellulare: se verrete beccati con una mano occupata a reggere il telefono accanto all’orecchio, la sanzione prevista è di 152 euro. A meno che non si usi un comodo, e sicuro, auricolare.