Non si può mai star tranquilli. Nemmeno quando finalmente arriva il momento di farsi tatuare sulla pelle, il segno che per tanto abbiamo sognato e progettato. Anche se il tatuatore a cui abbiamo affidato la realizzazione della nostra piccola opera d’arte, lavora con strumenti sterili e sicuri. Sì, perchè ora il pericolo sembra arrivare dall’inchiostro.
A New York lo scorso gennaio, secondo quando riportato sul New England Journal of Medicine (Nejm), una delle più prestigiose riviste mediche, ci sono stati casi di tatuaggi infetti da micobatteri non tubercolari, che si presentavano con papille rosse sulle parti colorate. Le infezione sono state collegate a diverse marche d’inchiostro e si sono verificate in diversi stati, coinvolgendo anche specie di micobatteri differenti (ad esempio, chelonae, fortuitum e abscessus).
L’inchiostro usato per i tatuaggi viene in genere diluito con acqua sterile o di rubinetto, e spesso questo passaggio è la causa della contaminazione batterica. In realtà le analisi hanno rivelato che l’inchiostro incriminato, usato a New York, è stato contaminato prima della distribuzione. Il ceppo di micobatteri infatti, è stato isolato da un contenitore di inchiostro ancora chiuso. Ciò significa che la contaminazione può essere avvenuta a un qualsiasi livello del processo di produzione, per esempio, durante processi di produzione eseguiti con scarso igiene o l’uso di ingredienti contaminati quali acqua, glicerina, o pigmenti.
Normalmente spetta alle autorità locali e statali vigilare sulla sicurezza degli strumenti e sulla sterilità dell’inchiostro usati per la realizzazione dei tatuaggi, tuttavia i focolai d’infezione segnalati in questi mesi su MedWatch, un servizio di raccolta di eventi avversi, ha sollevato degli interrogativi sull’adeguatezza dei controlli dell’inchiostro, finora considerato come un prodotto cosmetico.
L’infezione per fortuna guarisce semplicemente assumendo un antibiotico, ma è difficile da riconoscere. Per questo la Food and Drug Administration (FDA), l’ente regolatorio dei farmaci americano, ha deciso di attivare dei percorsi educativi e di sensibilizzazione per gli operatori sanitari, funzionari della sanità pubblica, consumatori, e industria del tatuaggio, che devono essere consapevoli dei sintomi associati a queste infezioni, saperle diagnosticare e trattare, e riferire i casi al MedWatch. I consumatori poi dovrebbero scegliere artisti che utilizzano pratiche sanitarie per tatuaggi sicure e che possono confermare che i loro inchiostri sono stati sottoposti a un processo di eliminazione dei batteri.