Ore 8: Roma è placida, temperatura ancora alta, anche le nuvole sono alte.
Ore 8.30: traffico lento, evidentemente l’allarme della Protezione Civile ha fatto effetto
Ore 9.24: comincia a piovigginare lentamente.
Ore 9.34 : la pioggia sale di intensità, ora sembra addirittura mista a neve tanto è spessa!
Ore 9.45: scende di intensità la pioggia, che si riduce a sottile persistenza.
Ore 10.00: si aprono incredibilmente squarci di sole. Come al solito, Roma non sa ridere o piangere di sé, ma è troppo presto per dire che l’allarme è superato.
Ore 10.05: il sole è entrato stabilmente nella vita di una città che doveva soccombere sotto i colpi di Cleopatra.
Ore 10.10: Flaiano comunque rimane in agguato, verso sera – quando appunto le condizioni dovrebbero peggiorare – tireremo le somme di questa giornata.
Ore 10.15: traffico scorrevole come non si vedeva da tempo. E pensare che secondo la Protezione Civile chi non ne aveva proprio necessità sarebbe dovuto restare tappato in casa. Ma chi non ne ha necessità di lunedì, i fancazzisti?
Ore 10.20: oddio rannuvola, ma è solo un attimo.
Ore 10.25: un ciclista/turista tenta l’impresa del secolo, non bagnarsi. Gli avevano prospettato la sua giornata da leone, buttarsi dentro Cleopatra e morirne eroicamente, dovrà riporre l’epica sotto le suole e farsi un bel giretto per il centro.
Ore 10.45: Marco Sarti, scrupolosissimo redattore di LK, al tavolo di lavoro mentre dà una scorsa ai giornali. Sostiene di essere l’unico ad aver preso una vagonata d’acqua intorno alle 9.30 (effettivamente a quell’ora diluviava). Poi arrivato in redazione, si è accasciato: «Ma qui c’è il sole?»
Ore 11.15: per dimostrarvi incontrovertibilmente che a Roma il sole spacca le pietre, ecco le ombre, l’una più filiforme l’altra più pingue, dei “bravi” giornalisti di LK Fusco e Sarti.
Ore 11.18: come potete agevolmente notare, al bar sotto la redazione l’atmosfera è tesissima, si aspetta con trepidazione che la marea sommerga il locale, e i gestori, a fatica, moderano la tensione.
Ore 11.30: la guida turistica cerca invano di spiegare al suo gruppo incredulo come mai non si sia verificato il fenomeno dell’acqua alta anche a Roma come a Venezia. Eppure i turisti avevano semplicemente ascoltato i telegiornali della sera prima e si erano fatti tradurre qualche modesto titolo di giornale. «Pittoresco, molto pittoresco», questo il laconico commento sull’Italia.
Ore 11.58: gli investitori economico-finanziari della City avranno già riconosciuto l’uomo fotografato di trequarti. E’ più semplicemente il nostro Fabrizio Goria, il cui treno da Torino per Roma non è deragliato sotto i colpi dell’uragano Cleopatra. Lo vedete sano e salvo che scruta un paio di siti porno travestiti da mercati internazionali.
Ore 12.00: e per chiudere questa inutile mattinata in attesa dell’Evento che per ora non c’è (poi ci rivedremo in serata), ecco il suggello più amaro, forse più malinconico: la scrivania vuota di Massimiliano Gallo, condirettore di LK, redazione romana. Lui, giudiziosamente, ha dato retta alla Protezione Civile ed è rimasto nella sua Napoli in prudente attesa.