La richiesta era stata preannunciata più di un mese e mezzo fa. Ma c’è voluto del tempo, e qualche trattativa, prima che l’audizione del presidente della Consob venisse inserita nell’agenda della Camera.
Alla fine, Alberto Fluvi, il capogruppo del Pd in commissione Finanze, l’ha spuntata: il presidente della Consob sarà sentito dalla commissione Finanze di Montecitorio sulla riorganizzazione interna dell’autorità di vigilanza che ha suscitato diverse perplessità e critiche. Soprattutto in ordine alla collegialità della commisione di vigilanza sulla Borsa e ai rischi di compromettere l’autonomia e la trasparenza delle istruttorie.
L’audizione di Vegas è stata fissata per giovedì 25. L’oggetto della convocazione è generico: si fa riferimento alle «tematiche relative all’operatività della stessa Consob». Vegas spiegherà e difenderà le innovazioni introdotte nell’organizzazione dell’autorità di vigilanza negli ultimi 18 mesi. Innovazioni che hanno comportato un accentramento di potere nelle mani del presidente a scapito della collegialità dell’istituzione, che è prevista dalla legge, la creazione di un pletorico ufficio di presidenza che fa da filtro con il collegio della Consob e la moltiplicazione dei livelli di coordinamento che espongono le procedure istruttorie a interferenze e opacità (vedi anche la nostra inchiesta in due puntate pubblicata il 19 e il 21 settembre).