“I grillini scardineranno i segreti del Parlamento”

I regolamenti delle Camere saranno piegati per una maggiore trasparenza

Alla fine ci sono arrivati. Il Movimento Cinque Stelle – come Beppe Grillo prometteva – ha conquistato la Camera e il Senato. Cosa succederà? Il loro arrivo non è solo una novità del panorama politico italiano: come sembra probabile, avrà un effetto deflagrante sulla vita di tutti i parlamentari, e inciderà sulle regole e sulle procedure. Soprattutto perché non si chiuderanno nella semplice protesta, ma cercheranno di riportare nel dibattito istanze sociali fondamentali, che vanno dritte al cuore del sistema politico. E si basano, come spiega il professor Francesco Clementi, Professore associato di Diritto pubblico comparato nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Perugia, su tre cardini: trasparenza, partecipazione e nuovi modi di vedere temi vecchi.

Ma cosa significa?
Il loro schema di gioco è questo. Diamo per presupposto che loro vogliano “fare”: il primo punto su cui incideranno è la trasparenza dei processi decisionali.

Cioè?
Possono agire in più modi: di sicuro attraverso l’utilizzo “classico” dei regolamenti parlamentari, però potenziato. Ad esempio: ci sono casi in cui è richiesto solo un resoconto sommario delle idee e delle cose espresse in un incontro. Ecco, loro stenograferanno il tutto, oppure ne daranno una diretta web, in streaming, su internet. In modo che tutti possano vedere, e sapere, quello che viene detto. Lo possono fare anche nelle riunioni del consiglio, in aula, ad esempio. Ormai basta un telefono.

Più o meno come i Radicali a loro volta..
Sì, all’epoca facevano circolare fotocopie e documenti. Adesso gli strumenti sono diversi.

E poi?
Poi ci sono altre modalità di trasparenza. Trasparenza che mette in luce le questioni di coerenza. Cioè l’identificazione di problemi e delle persone in grado davvero di dare risposte ai problemi. Ad esempio, nel confronto politico su grandi questioni, i rappresentanti del M5S potrebbero essere gli unici che, con la trasparenza del web, possano monitorare e mostrare le proposte di tutti i partiti che affrontano i problemi. E far vedere la trasparenza decisionale di ciascun partito, durante tutto l’iter. Chi prima dice “a” in aula, e poi in commissione dice “b”, viene subito messo in evidenza. E lo sanno tutti.

Perché tutti, in un certo senso, partecipano.
Sì: il secondo punto, che è consequenziale rispetto alla trasparenza, è la partecipazione. Con la diffusione via web dei lavori parlamentari rende diffusa non solo l’informazione ma anche la partecipazione alle decisioni stesse. Le decisioni diventano collettive, almeno per quanto riguarda il Movimento Cinque Stelle, e chi le vede da fuori può influire.

Un modo per scardinare il palazzo, quindi.
Sì, è un modo per scardinare la democrazia rappresentativa. I “grillini” in Parlamento portano a una democrazia che è sempre meno mediata, che – secondo le teorie di Maurice Duverger, uno dei politologi viventi più autorevoli – potrebbe anzi definirsi “immediata”.

Ma chi è a casa e chi sta in Parlamento non hanno lo stesso peso.
No, questo no. Le differenze restano, senza dubbio: ma chi è a casa e segue le cose con il web può esprimere commenti e opinioni, far sentire la sua voce, proprio come vogliono loro. E il Parlamento diventa più concavo, e non più convesso.

Cioè?
Respingerà meno i cittadini, sarà più aperto, visibile. Meno mediato. E qui ci sarà la rivoluzione dei temi.

I temi?
I grillini danno l’apertura più che a tematiche nuove, a nuovi modi di vederle. Si tratta di seguire l’iter considerando punti di vista insoliti: ad esempio, utilizzare punti di riferimento, come la green economy, in tutti i momenti decisionali.

In che senso?
Nel senso che il fine della legge non segue solo dinamiche di bilancio, ma anche di rispetto del territorio, ad esempio. E allora, tradotto nel linguaggio burocratico dell’iter legislativo, si tratta di considerare analisi d’impatto nuove, più ampie, con parametri non considerati finora. Come la competitività del paese, ad esempio: le leggi dovranno considerare anche questo aspetto, e farlo da subito. Un nuovo modo di organizzare le cose che discende da una Weltanschauung nuova. Questo influirà, di sicuro, anche nella riformulazione dei compiti delle commissioni.

Trasparenza e partecipazione vanno bene. Ma ci sono anche temi su cui il segreto, se non è d’obbligo, è quantomeno consigliato.
Come il Copasir?

Esatto.
Mi pare ovvio che, in questi casi, sarà doveroso e prevalente l’interesse nazionale. Che sarà tutelato. Il Movimento Cinque Stelle vuole cambiare l’Italia, non distruggerla.

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter