Questo video è un piccolo capolavoro. Di sensualità, innanzitutto. Potrebbe stare benissimo nella home di YouPorn, inizio soft di una storia hard, come anche in una grande sala del Moma. Titolo dell’opera: «Bacio contemporaneo». L’elemento straordinario è che tutto è stato preparato nei minimi dettagli, i soggetti sapevano perfettamente cosa avrebbero dovuto fare – con i loro sguardi, le loro bocche, le loro mani, le loro lingue – ma tutto ciò non ha impedito alla situazione di perdere anche un solo grammo della tensione possibile. Una tensione che si può generare tra una delle donne più belle del mondo (Bar Refaeli, gigantesca) e Walter, che non saprei come definire se non come un tipo esageratamente simpatico. Ma bello no. Questo semmai è un azzardo al quale possiamo accedere liberamente solo dopo aver apprezzato il prodotto finito. Che è sublime.
Lui, Walter, sarebbe un nerd, insomma un giovane tipo intellettualoide con tanto di occhialino classico e la tendenza a una certa solitudine. In più affetto da pinguedine, il che – secondo gli sceneggiatori che interpretano gli umori della vita – gli toglierebbe ulteriori possibilità di acchiappo femminile. Lei non è, come sventatamente dice la voce fuori campo, la riproduzione di una Pupa, per cui il classico incontro tra la Pupa e il Secchione. Bar Refaeli pupa è un affronto (non foss’altro che per un’inappropriata gonfiatura dei pneumatici)! Ma anche il nerd non può essere messo alla stregua del semplice secchione.
L’obiettivo dello spot, oltre che “lanciare” il Superbowl, sarebbe quello di coniugare due mondi apparentemente distanti, sideralmente distanti e inconciliabili, come dovrebbero essere i mondi che appartengono a una top model e a un topo di biblioteca per nulla affascinante. Se non ci fosse la voce italiana fuori campo a dire delle castronerie, l’obiettivo sarebbe perfettamente raggiunto, soprattutto per la naturalezza straordinaria degli attori. Trovate che ci sia qualcosa di innaturale in quello spot, qualcosa di men che travolgentemente sensuale?
Secondo l’interpretazione che ne dà il punto di vista italiano attraverso la voce fuori campo, in questo spot si punterebbe «all’incontro tra la sensualità e l’intelligenza» e fino a qui ci possiamo stare, «come a dire che la sensualità non può essere anche intelligente». Ma come si arriva a questa sconclusionata conclusione, come si può sostenere che la sensualità non abbia la minima attinenza con lo sviluppo intellettuale della persona? La sensualità è fatta di intelligenza, altrimenti è semplice pornografia, neppure erotismo.
Ma il punto meraviglioso dello spot è semmai la definizione plastica di un assunto doloroso, molto doloroso per i signori maschi ed è che donne bellissime, straordinariamente sensuali, e serenamente intelligenti, possono farsi catturare dalla mente di un uomo non propriamente né esteticamente accattivante. È questa la forza di una donna, superare la barriera superficiale del bello per il bello e guardare oltre.
Quanti uomini potrebbero dire la stessa cosa a parti invertite? Pochini, la bestia che è in noi difficilmente scavalla il bello. È per questo che si parla spesso, e non a sproposito, della superiorità morale del genere femminile su quello maschile.
Ps. Ho cercato di capire – avvitandomi, piazzandomi ingenuamente dietro lo schermo del computer – se le due lingue effettivamente s’intreccino nel bacio (dopo quello di Hayez il migliore, certamente e decisamente superiore a quella melassa romantica di Doisneau). Non ho certezze e dunque, sull’argomento ma anche sulla questione più in generale, richiedo l’intervento illuminante di The Jerk.
Ps2. Lui Walter che si stropiccia le labbra alla fine per capire se è tutto vero o forse per trattenere il più possibile il sapore di lei è qualcosa di più della tenerezza. È metafisico.