Si è gettato dalla finestra del suo ufficio all’interno di Rocca Salimbeni, sede storica del Monte dei paschi di Siena. Inutili i soccorsi. David Rossi, responsabile dell’area comunicazione dell’istituto di credito senese, si è tolto la vita pochi minuti prima delle 21. La sua abitazione era stata perquisita lo scorso 19 febbraio – assieme a quella di Giuseppe Mussari e dell’ex direttore generale, Antonio Vigni – nell’ambito dell’inchiesta della procura senese sull’acquisizione di Antonveneta e sullo scandalo derivati. Rossi, classe ’61, aveva ricoperto la carica di vicedirettore generale della banca. Il sodalizio con Mussari era cominciato nel 2001, quando questi era arrivato alla presidenza della Fondazione. Rossi diventò il responsabile della comunicazione dell’ente e nel 2006 lo seguì a Rocca Salimbeni, quando Mussari assunse la presidenza della banca.
Nel suo ufficio gli investigatori hanno trovato un biglietto accartocciato dedicato alla moglie con scritte poche parole: «Ho fatto una cavolata». Ad accorgersi del gesto estremo il suo segretario, che per primo ha lanciato l’allarme. Per Rossi non c’era soltanto la banca: era vicepresidente del Centro internazionale di arte e cultura di Palazzo Te e consigliere d’amministrazione di Vernice per i progetti culturali. A seguire gli accertamenti sulla morte del dirigente Mps sarà Nicola Marini, l’unico Pm della procura di Siena che non è impegnato nella vicenda Mps.