Il lavoro a termine per coloro che sono a tempo determinato da almeno 5 anni è più diffuso tra i lavoratori a termine adulti e anziani (soprattutto tra quelli ultra-quarantacinquenni, con percentuali oltre il 35%), mentre la probabilità di stabilizzare la propria posizione nell’arco di un anno è superiore per i giovani e i giovani adulti, sia pur di poco e sempre meno negli anni della crisi. Ciò vuol dire che chi entra in un percorso lavorativo che presenta scarse possibilità di accedere a una condizione occupazionale stabile prima di compiere 30-40 anni rischia poi di restare per sempre “intrappolato” in rapporti instabili.
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