Alle ore 22:03 del 10 aprile 1991, il traghetto Moby Prince, in servizio di linea tra Livorno e Olbia, mollò gli ormeggi per la traversata. A bordo era presente l’intero equipaggio, formato da 65 persone agli ordini del Comandante CSLC Ugo Chessa e 75 passeggeri. Il traghetto, durante la percorrenza del cono di uscita del porto, colpì con la prua la petroliera Agip Abruzzo, penetrando all’interno della cisterna numero 7, contenente circa 2.700 tonnellate di petrolio Iranian Light.
Alle ore 22:25, il marconista di bordo lanciò il Mayday dal VHF portatile, e non dalla postazione radio, dato che, come stabilito anche dal punto in cui fu ritrovato il cadavere, al momento dell’impatto non si trovava in sala radio. Lo scafo in fiamme della Moby Prince non venne individuato fino alle ore 23:35. Il Moby Prince, con i motori ancora in funzione, percorse ancora alcune migliaia di metri, allontanandosi dal punto d’impatto e iniziando a girare in senso circolare e rendendo ancora più difficoltosa la sua individuazione…