«Alcuni mesi fa, in risposta alle troppe tragedie – tra cui gli spari a un membro del Congresso Stati Uniti, Gabby Giffords, che è qui oggi, e l’uccisione di 20 bambini innocenti e dei loro insegnanti – questo paese ha sposato la causa di una maggiore protezione del nostro popolo dalla violenza delle armi».
«Le famiglie che hanno provato quel dolore indicibile hanno raccolto il coraggio per presentare una petizione ai loro leader eletti – non solo per onorare la memoria dei loro figli, ma per proteggere la vita di tutti i nostri bambini. E pochi minuti fa, una minoranza in Senato degli Stati Uniti ha deciso che non valeva la pena. Hanno bloccato le riforme sull’uso delle armi dettate dal buon senso proprio quando queste famiglie guardavano dalla galleria del Senato».
«Ma il fatto è che la maggior parte di questi senatori non aveva nessuna buona ragione per non voler rendere più difficile ai criminali e a quelli con gravi malattie mentali l’acquisto di una pistola. Non ci sono stati argomenti coerenti per spiegare perché noi non avremmo dovuto farlo. È calata sulla politica la preoccupazione che quella rumorosa minoranza di proprietari di pistola li avrebbe puniti alle future elezioni».
«Ma questo sforzo non si è concluso. Voglio far capire al popolo americano che possiamo ancora portare cambiamenti significativi che riducano la violenza delle armi, a patto che non vi arrendiate»
«Possiamo fare di più se il Congresso agisce unito»
«Sono convinto che ce la faremo. Prima o poi, otterremo questo diritto. I ricordi di questi bambini lo richiedono. E così fanno gli americani. Fate sentire la vostra voce. Dichiarate apertamente se sostenete decisioni di buon senso per ridurre la violenza armata»