L’autopresentazione di Paolo Gentiloni da romabenecomune.it
Trasparenza, Inclusione e Futuro: sono queste le parole che ho scelto per costruire la mia proposta di governo per Roma.
Trasparenza, perché il riscatto civile che dobbiamo cercare dopo gli anni degli scandali e del malgoverno di Alemanno, passa per l’informatizzazione del Campidoglio e un sistema di open data che consenta di sapere tutto di chi amministra e di come amministra, nonché per il dimezzamento delle spese per staff, uffici stampa e consulenti esterni. Inclusione, perché la democrazia o è inclusiva o non è democrazia.
Inclusione sociale, quindi, attraverso la difesa strenua di quella spesa sociale del Comune che consente insostituibili servizi alla persona, dai bambini agli anziani, alla grande opportunità della multietnicità di Roma; ma anche integrando il welfare pubblico con quel welfare comunitario già diffuso nella nostra città. Inclusione è anche mobilità, più comoda ed efficiente, più tram, più green way, più corsie preferenziali e aree pedonali, più biciclette, per unire periferie e aree centrali, perché Roma comincia (e non finisce) dalle nostre periferie che vanno riqualificate e rigenerate.
Futuro, infine, stella polare per una grande metropoli che intenda stare con profitto nella competizione internazionale, per un ecosistema economico innovativo che viva dello scambio assiduo tra imprese, università e istituzioni, e poggi su grandi progetti di sviluppo, dalla più estesa area archeologica del mondo, da realizzare intorno alla pedonalizzazione dei Fori imperiali, alla grande opera pubblica diffusa della riqualificazione delle periferie.
Per tutto ciò c’è bisogno di un sindaco, non di altro. E c’è bisogno di una grande coalizione che allarghi il centro sinistra a liste civiche e all’area centrale dell’elettorato romano.