Bestiario a 5 stelle dopo il voto amministrativo. I grillini sembrano soffrire di una malattia antica. Potremmo definirla “Sindrome da partito politicante”.
Sintomo n. 1 “Tutta colpa della Tv”
«Il conduttore della trasmissione Tv Talk, in compagnia della giornalista Sabrina Giannini di Report, ha (…) costruito un programma teso a falsificare la realtà e a danneggiare il M5s in questa importante vigilia elettorale»
(Senatore Lello Ciampolillo sul blog di Beppe Grillo)
Sintono n. 2 Il ritorno alle origini. “Si vada a congresso”
«La nostra sconfitta va individuata in un difetto che è proprio del Movimento e attorno al quale va inaugurata una seria riflessione a livello nazionale»
(Comunicato del M5s a Portici, Napoli)
Sintomo n. 3 “Un conto sono le elezioni nazionali, un altro le comunali”
«Non bisogna paragonare mele e pere. Le amministrative sono altra cosa rispetto al nazionale»
(Stefano Zaghis, portavoce di Marcello de Vito candidato M5s a Roma, dichiarazioni alla stampa)
Sintomo n. 4 Mettere le mani avanti
«Non era stato De Vito [candidato sindaco a Roma ndr] a dire che sarebbe andato al ballottaggio? Beh, la matematica non è un’opinione. Avevo già detto che avevamo sbagliato tutto dopo il risultato del Friuli»
(Senatore Lorenzo Battista, dichiarazioni alla stampa)
Sintomo n. 5 “L’avversario è più ricco”
«Ci si è messo anche Marchini [Alfio, candidato sindaco a Roma ndr] che ha messo in campo una pesante forza economica»
(Marcello de Vito candidato M5s a Roma, dichiarazioni alla stampa)