A partire dal 14 maggio per due giorni all’Ospedale San Raffaele ci saranno gli incontri tra i dipendenti del nosocomio riguardante la ratifica dell’accordo che il sindacato ha raggiunto con la proprietà della struttura di via Olgettina attraverso la mediazione di Regione Lombardia lo scorso 10 maggio. L’accordo consiste sostanzialmente nello stop ai 244 licenziamenti previsti dalla nuova proprietà, mentre In cambio, sono stati concordati dei tagli delle retribuzioni dei dipendenti. Tutto concordato fino alla fine del 2014, data in cui la nuova amministrazione del San Raffaele, targata Giuseppe Rotelli, prevede il ristoro dei conti con tanto di pareggio di bilancio.
Allo stesso modo è stata raggiunta anche l’intesa che permette di salvare almeno l’anno accademico entrante dell’Università Vita-Salute San Raffaele: grazie alla mediazione del ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza tra l’associazione Monte Tabor (che esprime la presidenza dell’Università) e la proprietà dell’ospedale, si è giunti a una ‘soluzione‘ ponte che, si legge in una nota diffusa dalla stessa proprietà, «che consente l’avvio del prossimo anno accademico ma che non risolve alla radice i problemi dell’Universita’ Vita-Salute e dei sui rapporti con l’Irccs Ospedale San Raffaele”».
Le tensioni dei giorni scorsi hanno messo in evidenza le difficoltà di ospedale e facoltà, temporaneamente risolte dall’accordo sindacale e dalla mediazione per la costituzione del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Università che sarà composto, secondo la nuova intesa, da 5 membri indicati dall’universita’ e 3 indicati dall’ospedale. Il presidente e’ stato indicato gia’ nell’accordo in Roberto Mazzotta. Insediato il nuovo cda sara’ nominato anche il nuovo rettore, su designazione del Senato accademico.
Consiglio di Amministrazione dell’Università che rimarrà in carica fino al 31 ottobre 2014 con il compito, ha spiegato lo stesso ministro dell’Istruzione di «rilanciare l’ateneo» e di far proseguire la collaborazione tra lo stesso ateneo e l’ospedale, perchè, conclude di nuovo Carrozza, «le due strutture non possono proseguire l’una senza l’altra». Per cui, almeno temporaneamente, e per la soddisfazione dei rappresentanti degli studenti, Il braccio di ferro tra le fedelissime di Don Verzè Raffaella Voltolini (presidente dell’Università) e Gianna Zoppei (consigliere dell’ateneo e vice-presidente dell’associazione Sigilli) e la proprietà San Raffaele sembra almeno sopito.
Due nodi quindi che tra due anni torneranno al pettine: se il tema dell’Università sembra destinato a rimanere quello più caldo, è invece sembrata ottimista Margherita Napoletano, delegata sindacale dell’Unione Sindacale di Base, che raggiunta da Linkiesta spiega che «i licenziamenti sono stati sospesi e ci sono state decurtazioni salariali, ma c’è anche l’impegno da parte della proprietà a sistemare i conti entro il 2014. Se a quella data i conti saranno in ordine, i licenziamenti non avranno ragion d’essere e si potrà pensare di recuperare qualcosa anche sulle retribuzioni».
Fino al 31 dicembre 2014 l’azienda si impegna quindi a non attuare alcuna procedura di licenziamento, mentre a luglio 2015 sarà possibile riconsiderare e ridiscutere le misure dell’accordo sulla riduzione salariale, che si aggira, fanno sapere fonti sindacali, «attorno al 9%».
Per il prossimo 16 maggio è attesa la ratifica dell’accordo da parte dei dipendenti dell’Ospedale. Al 31 dicembre 2014 la resa dei conti per la proprietà sul pareggio di bilancio, obiettivo della proprietà Rotelli fin dal suo insediamento. Ai bilanci sono appesi i fili delle sorti sia dell’Ospedale sia dell’Università Vita-Salute. E il 2014 sarà l’anno decisivo.
Twitter: @lucarinaldi