Recep Tayyip Erdoğan e Silvio Berlusconi in una immagine d’archivio
Al primo ministro turco Recep Tayyip Erdoğan non è piaciuta la risoluzione di condanna dell’Europarlamento che giovedì scorso ha duramente criticato le violenze della polizia turca (posizione oggi fatta propria anche dalla cancelliera tedesca Angela Merkel che si è detta «scioccata» dalla durezza delle forze dell’ordine): «Il Parlamento europeo ha il diritto di adottare una tale decisione sulla Turchia?», ha chiesto polemicamente Erdoğan. E polemicamente si è risposto: «Non riconosco questo Parlamento europeo!».
All’ex primo ministro italiano Silvio Berlusconi non sono mai troppo piaciuti i patti con la Ue. Intervenendo all’inaugurazione di una casa di cura a Pontida ha detto: «Sull’Iva il governo sfori il 3% e il fiscal compact, tanto dalla Ue non ci cacciano». E polemicamente ha precisato: «Bisogna che qualcuno, nel Governo, abbia il coraggio e l’autorevolezza di andare a Bruxelles e dire a quei signori “Noi siamo in queste condizioni per la vostra dannata politica dell’austerità. Dobbiamo rimettere a posto le cose e, da qui in avanti, il limite del 3% all’anno e il fiscal compact ve li potete dimenticare. Ci volete mandare fuori dalla moneta unica? Fatelo. Ci volete mandare fuori dall’Unione europea? Ma, no… Vi ricordiamo che noi versiamo 18 miliardi all’anno e ce ne ridate indietro solo 10. Ma chi mai ci manda fuori dall’una e dall’altra parte… nessuno anche se sforiamo!».