«Immagina di stringere il pugno destro, un piccolo elicottero si muoverà verso destra. Immagina di stringere il pugno sinistro, l’elicottero virerà a sinistra. Pensa di stringere entrambi i pugni e salirà in alto».
È il sistema di controllo con la mente creato da un gruppo di scienziati dell’università del Minnesota, guidati dal professore d’ingegneria Bin He. Il sistema fa parte di uno studio più vasto sulle possibilità di trovare un collegamento diretto tra le attività celebrali e computer o robot. Il dispositivo è stato presentato in aprile ma da pochissimo è possibile leggere tutti i dettagli del progetto in un articolo pubblicato sul Journal of Neural Engineering.
La novità del dispositivo è che per pilotare l’aeroplano non serve alcun movimento da parte del pilota. Ma soprattutto, a differenza di altri progetti simili che spesso si basano su sensori chirurgicamente impiantati nel cervello, il dispositivo non è per nulla invasivo – l’utente deve solo indossare un cappello Egg (encefalografia) che attraverso 64 elettrodi cattura l’attività elettrica di diverse parti del cervello. Il sistema offre grandi possibilità di applicazione soprattutto in ambito medico. Si pensi a persone con arti amputati o paraplegici.