Antonio Ingoria, ex magistrato della procura Palermo, è ormai diventato un politico a tutto tondo. Lo ha annunciato lui stesso: «ora mi dedichero solo a questo». Dopo aver aspettato sei mesi prima di togliersi la toga di dosso, non ritenendo neppure un conflitto d’interesse la sua discesa in campo, ora ha iniziato a sparare contro il Consiglio Superiore della Magistratura. Ingroia piange: «Sono così affezionato a questa toga che sarei rimasto in magistratura se mi fosse stata data la possibilita’ di mettere a frutto la mia esperienza ventennale di pm antimafia in Sicilia. Ma c’è chi non vuole, il Csm in testa». In realtà l’unico che non ha voluto rimanere magistrato è stato lui. Anzi il Csm lo ha pure destinato alla procura di Aosta, ma ha preferito declinare, pur avendo raccontato per anni che le mafie si stavano insediando al Nord. Caro Ingroia ora le è rimasta la politica, ma almeno ci risparmi il complotto e le lamentele inutili.
14 Giugno 2013