“M5s, abbiamo perso due parlamentari inesistenti”

Il deputato D’Ambrosio commenta (con malizia) l'addio di Furnari e Labriola

«Finalmente se ne sono andati». Giuseppe D’Ambrosio, deputato M5s e presidente della Giunta per le elezioni, non si straccia le vesti per la fuoriuscita dei suoi corregionali Alessandro Furnari e Vincenza Labriola. «Abbiamo perso due parlamentari che in Puglia sono stati completamente inesistenti». I motivi del loro addio? Nè Ilva nè Grillo, spiega D’Ambrosio a Linkiesta: «Il problema erano i soldi della diaria». E sul futuro avverte: «Non so se i mal di pancia diventeranno qualcosa di più, nei prossimi giorni il tutto potrebbe complicarsi con la questione della restituzione dei soldi». «Comunque mille volte meglio uno Zaccagnini che ci mette la faccia, di un Furnari che non ha mai partecipato alle nostre assemblee e ora ne critica il metodo».

D’Ambrosio, i due colleghi sono pugliesi come lei.
Furnari lo conosco bene, è il nulla che avanza. Inizialmente si è avvicinato al meetup di Taranto e non potendo esercitare la sua influenza ne ha creato un altro con quattro gatti. Ma per la base non è mai esistito, non ha mai partecipato agli incontri regionali nè alla campagna elettorale. In Puglia quelli come lui li chiamavamo “gli Zombie”.

E l’onorevole Labriola?
L’abbiamo conosciuta il primo giorno a Roma, non sapevamo neanche chi fosse. Ha partecipato alle parlamentarie senza foto, dichiarazioni d’intenti nè curriculum. Non esisteva nè sul web nè in piazza, non l’ho mai vista fare un giorno di campagna elettorale ed è arrivata a Roma dicendo «dimentichiamoci il passato e lavoriamo». Era l’ombra di Furnari. Dio li fa e poi li accoppia.

Tra le cause dell’addio, dicono Furnari e Labriola, ci sono la linea del M5s sull’ILVA, le affermazioni pubbliche di Grillo e le decisioni calate dall’alto sul gruppo parlamentare.
Ci siamo fatti una risata. Chi conosce Furnari sa che pendeva dalle labbra di Grillo: non è una testa pensante ma un talebano senza il minimo senso critico. Casualmente però, appena Beppe ha chiarito la questione sulla diaria, allora il suo metodo non va più bene. D’altronde Furnari non ha mai partecipato ad una nostra assemblea, tranne quelle sui soldi. Nelle altre firmava la presenza e se ne andava.

Dunque, secondo lei il vero motivo della fuoriuscita..
Restano i soldi, le altre ragioni sono ridicole. Sull’Ilva ha cambiato idea dalla sera alla mattina dando la colpa alla nostra comunicazione. Se parliamo del metodo di Grillo la cosa diventa ancora più comica visto che Furnari quel metodo non l’ha nemmeno sperimentato, non partecipando alle riunioni del gruppo.

Il gruppo parlamentare del M5s alla Camera lascia intendere che Furnari e Labriola non abbiano lavorato granchè. Circostanza smentita da alcuni dei vostri, come Aris Prodani.
Eppure i due sono stati presenti il minimo indispensabile, in commissione e in aula. Ma la parte più grande del nostro lavoro si fa nelle assemblee dove prendiamo parecchie decisioni. Lì non ci sono mai stati.

Almeno negli ultimi giorni ci sono state occasioni di confronto?
Mai. Le prime notizie le abbiamo avute dalla stampa. A quel punto ho cominciato a collegare il fatto che Labriola, rivolgendosi a me in quanto delegato d’aula, mi avesse chiesto il modo per andare a parlare con la Boldrini. Quando giovedì ho incontrato Furnari aveva in mano le carte per il passaggio al gruppo misto e gli ho ribadito: «ti prego, andate via quanto prima».

Le pagine web dei due sono subissate da insulti. Ok le critiche, ma così non è troppo?
Questo è il bello e il brutto della Rete. Io ricevo molti insulti ma non è un problema, parlo con tutti e cerco di comprendere. Furnari non ha attivato alcun confronto con gli attivisti pugliesi che pure si sono fatti il mazzo per farlo eleggere. Poi la persona esasperata non trova dialogo ed esce fuori dai binari. Non la giustifico, certo, ma è logico che accada.

Questi primi due addii aprono la strada agli altri? Si parla di Currò, Zaccagnini ecc.
Con Zac ci parlo tranquillamente. Lo ritengo persona dalle grandi capacità, porta sempre un altro spunto di riflessione all’interno del gruppo. A differenza di Furnari, Zaccagnini ci mette la faccia, con lui ci si parla e ci si confronta. Mille Zaccagnini e zero Furnari!

Si muoverà qualcosa tra gli altri dissidenti?
Non so se nei prossimi giorni il tutto sarà reso più problematico dalla criticità legata alla restituzione dei soldi. Se qualcuno è scontento per questo motivo allora le lamentele potrebbero acuirsi. Ma mi auguro di aver chiuso il capitolo soldi con i due tarantini.

Twitter: @MarcoFattorini

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