Giuseppe de Napoli ha 26 anni e lavora come web desiger con partita Iva. Da sei mesi attende il pagamento di 1050 euro dal suo ex datore di lavoro. Dopo mesi di chiamate, sms, «prese in giro del capo che gli diceva “ti ho fatto il bonifico” anche se non era vero», Giuseppe ha deciso di reagire. «Ho messo off line la pagina web che avevo creato per quella azienda pubblicitaria. E in homepage ho scritto la cifra esatta che mi dovevano da sei mesi». E ha diffuso l’immagine sui social network.
La notizia, ripresa anche da Walk on job, il social magazine dedicato al mondo del lavoro, ha raccolto così tanti consensi da creare una pagina facebook dedicata e un hashtag twitter. In meno di due settimane, sui social network sono arrivati messaggi di congratulazioni per il coraggio dimostrato e tweet di denuncia di situazioni simili alla sua.
pensa a fare belli i tuoi clienti, ma è da più di anno che devi alla @katodicadesign 400€#justmymoney
— Daniele Mancini (@theSamnite) 07 giugno 2013
Aspetto da febbraio 300 euro quindi #justmymoney direi che è anche ora! #justmymoney twubs.com/justmymoney
— Christian Pugger (@christianpugger) 07 giugno 2013
#justmymoney? ..mmm.. vediamo… da chi posso partire? …ormai ho perso il conto!
— diogi (@dioginet) 06 giugno 2013
nasce #justmymoney per sputtanare chi non paga le fatture. Avrei giusto il nome di uno che si fa rincorrere da 8 mesi per 300 euro #allegria
— Agnese Spinelli (@sesaccia) 05 giugno 2013
«Ho lavorato presso la Agitmedia srl per 10 mesi a 400 euro al mese, curando pagina web, account e mail e impaginazione di un magazine cartaceo. Il compenso era già basso per il lavoro che facevo e arrivavano sempre più in ritardo. Poi, quando ho comunicato al datore che me ne sarei andato (alle mansioni pattuite si aggiungevano sempre più lavori segretariali che non ero tenuto a fare), ha smesso di pagarmi. Lasciano insoluti 1050 euro, due mesi e mezzo di stipendio».
Tanto che quindici giorni fa Giuseppe ha deciso di mettere off line il sito che aveva costruito e pubblicare quel messaggio. Visti i consensi raccolti, Giuseppe porterà avanti la campagna: «#justmymoney darà voce a tutti quelli che si trovano nella mia situazione. Per ora sono soprattutto professionisti del web che come me lavorano a partita Iva e non sempre vengono retribuiti. Sono in contatto con alcuni di loro e vogliamo creare una black list dei cattivi pagatori». Intanto, la trovata ha fruttato a Giuseppe nuove offerte di lavoro. «Alcune società hanno visto quella pagina e mi hanno proposto collaborazioni».
L’iniziativa di Giuseppe ha un precedente, segnalato dai suoi follower su Twitter. Si chiama Frank Jonen ed è un web designer americano. Quando la Fitness Sf non lo ha pagato, ha messo off line il sito creato per la palestra di San Francisco e vi ha pubblicato una lettera agguerrita: