Per chi non se ne fosse accorto, ieri, durante l’ultimo giorno di scuola, un ragazzo di 17 anni si è presentato in mimetica nel suo liceo a Desenzano del Garda con una doppietta semiautomatica e 75 cartucce Clever calibro 20, caricate a 28 grammi, nascosta nella custodia della chitarra. Per capire di cosa stiamo parlando fatevi un giro sui forum della caccia dove potrete capire «il potenziale» di quell’arma. C’è chi descrive così le cartucce: «ammazzano pure a 25-30 metri…. sono violente e lasciano la caccia asciutta senza sangue…». Il ragazzo è stato arrestato grazie all’intervento dei professori. I paragoni con le stragi negli Stati Uniti sono stati appena abbozzati. Sul Corriere della Sera si è puntato il dito contro alcuni compagni di classe che venuti a conoscenza dell’armamentario non hanno detto nulla.
Ma oltre a loro, a tacere in queste ore è la politica italiana. Non c’è un politico che abbia fiatato. Paradossalmente anche sui giornali hanno fatto più scalpore i panini “alla Falcone” arrosto del pub di Vienna, dove nel menù di Don Panino si ironizza il legame tra Italia=mafia o giù di lì. Soprattutto non hanno detto nulla gli esponenti della Lega Nord che il lago di Garda e il bresciano lo conoscono molto bene e che a ogni piccola avvisaglia di attentato alla sicurezza iniziano a smuovere mari e monti. Figuriamoci a scuola, dove se qualcuno viene trovato con una “canna” i giornali locali ci costruiscono sopra pagine su pagine. E poi c’è sempre il Giovanardi di turno a fare la morale…
Perché invece questo silenzio? Dev’essere per forza un immigrato o un extracomunitario a spacciare o a minacciare gli studenti di una scuola per fare notizia? Se invece è di Calcinato e ha l’accento bresciano va bene lo stesso? Anzi, quasi quasi va perdonato, relegato a goliardata…