Voi cosa cambiereste di questa intervista di Renzi?

Le dichiarazioni a Il Giornale fanno discutere

Facciamo subito una domanda iniziale: voi cosa cambiereste di questa intervista di Matteo Renzi, pubblicata stamattina su Il Giornale e che tanto sta facendo discutere? Ne ripubblichiamo alcuni stralci salienti, giusto per intendersi…

Sul governo grava un’altra incognita: che succederà se Berlusconi verrà condannato in Cassazione e sospeso dai pubblici uffici?
«Non lo so, ma io ho sempre sognato un finale politico per la querelle tra anti e pro Berlusconi, non giudiziario. Mi sarebbe piaciuto batterlo nelle urne, non aspettare i tribunali. Di certo, il centrosinistra che ora guarda alla Cassazione ha la responsabilità di aver rilanciato il Cavaliere, e portato al governo di larghe intese. A Natale neanche lui si immaginava di poter tornare in gioco in quel modo: è stato il centrosinistra a fare il clamoroso errore di sottovalutare il “Giaguaro”, e a sbagliare tutta la campagna elettorale dal punto di vista mediatico e politico. Onore al merito del combattente Berlusconi, ma se siamo qui è perché il Pd ha perso la sua sfida».

A prescindere dal caso Berlusconi, non crede che anche sulla giustizia e il ruolo dei magistrati servano riforme?
«Non c’è magistrato che non lo riconosca, che bisogna riformare profondamente il sistema, con serenità e superando le esigenze particolari di un singolo come Berlusconi. Di certo, le ultime elezioni hanno segnato una clamorosa sconfitta per la sinistra più barricadiera e giustizialista, il cui emblema è Antonio Ingroia. Neppure Berlusconi, se avesse voluto inventare uno spot anti toghe avrebbe saputo farlo meglio di Ingroia: l’immagine del pm che, sconfitto in una campagna elettorale giocata in prima linea, vuole tornare a fare quel che faceva prima e subito si mette in ferie per un mese, è insuperabile».

Ecco, sinceramente noi non cambieremmo nemmeno una riga. In questi due paragrafi è condensata una delle ragioni principali (il nodo giustizia) per cui il centrosinistra da vent’anni non vince e, se vince, è sempre un mezzo pareggio o un’aurora politica che dura lo spazio di un mattino, perché incorpora già la sconfitta che verrà poco dopo. Per questo a chi vuole insegnare a vivere a Renzi (Amici sì Amici no, Briatore sì Briatore no, Tv sì Tv no, giacca di pelle sì giacca di pelle no) consigliamo di prendersi una pausa o cambiare musica. Renzi non è mandrake nè scopre l’acqua calda e ha mille difetti come tutti, ma una cosa la dice giusta: la sinistra che lo critica su queste basi, ripetendo allo sfinimento vecchi tic è una sinistra minoritaria già sconfitta ripetutamente dagli italiani, non tanto da Berlusconi. Ex post aveva ragione lui alla Leopolda. Tra qualche mese, vedremo se avrà anche il fegato di combattere per prendersi il partito. A quel punto verrà giudicato anche lui…

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter