Avete prenotato una settimana sul mar Rosso e non ve la sentite più di partire? Annullare tutto potrebbe non essere così scontato.
Se vi siete rivolti alla stessa agenzia per acquistare insieme viaggio e volo, il vostro per la legge è un “viaggio a pacchetto”: definizione che vi garantisce alcune tutele supplementari, in primo luogo la possibilità di trattare direttamente con l’agenzia e il tour operator in Italia anziché dovervi districare in una giungla di norme straniere per far valere i vostri diritti.
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D’altro canto, però, il fatto che nel Paese di destinazione siano in corso tumulti non giustifica automaticamente la disdetta del viaggio. Secondo il nostro Codice del consumo, il cliente ha diritto di rinunciare a partire nel caso in cui l’organizzatore modifichi in modo significativo alcune condizioni del viaggio: cancellare delle escursioni, cambiare l’albergo o il periodo della vacanza. La maggior parte dei tour operator ritiene di dover modificare il programma solo quando la Farnesina diffonde un’allerta in relazione alla zona per cui avete prenotato. Per il momento, anche il ministero degli Esteri ha messo in guardia circa la situazione egiziana, sconsigliando i viaggi nel Paese, il suo comunicato esclude espressamente i “principali centri di attrazione turistica, sia sul Mar Rosso (quali Sharm El Sheikh, Marsa Alam, Hurgada), sia in Alto Egitto (Luxor, Assuan)”. Questo significa che, se decideste di annullare comunque la vostra prenotazione, l’agenzia potrebbe trattenere la penale prevista dal contratto, tanto più alta quanto più sia imminente la partenza.
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Tutt’altra storia se, invece, l’organizzatore fosse costretto a cambiare il programma. In questo caso, deve informarvi immediatamente per iscritto e, nei due giorni successivi, potete decidere di recedere dal contratto senza pagare penali, inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno per chiedere la restituzione di quanto già pagato. Il rimborso deve avvenire entro 7 giorni lavorativi. In alternativa, l’agenzia potrà offrire un altro pacchetto turistico in sostituzione: se il valore fosse inferiore a quello originario, avete diritto al rimborso della differenza, se fosse superiore non dovete pagare nulla in più.
Lo stesso principio si applica quando l’organizzatore comunichi un aumento del prezzo del viaggio superiore al 10% di quanto inizialmente pattuito, oppure se questo aumento fosse richiesto meno di 20 giorni prima della partenza.
E se, dopo aver accettato di partire comunque, non si riuscissero ad ottenere tutte le prestazioni scelte sul catalogo? In questo caso fate immediatamente presente la mancanza all’agente locale del tour operator. Al rientro inviate subito una raccomandata con ricevuta di ritorno all’agenzia per chiedere il rimborso della quota corrispondente al servizio non fornito e il risarcimento del danno.