Ersilio Tonini, il cardinale dei comandamenti in tv

È morto all’età di 99 anni

Il cardinale Ersilio Tonini è morto alle 2 di notte all’Opera Santa Teresa di Ravenna, dove alloggiava da molti anni. Aveva compiuto 99 anni il 20 luglio. In quell’occasione, dal suo letto e con un filo di voce, era tornato su un tema pubblico come quello del giornalismo: «Non ha ancora capito quale sia il suo ruolo – aveva detto – perché il suo vero ruolo, il suo compito è quello di andare a vedere la realtà attuale con gli occhi degli uomini attuali. Il giornalismo italiano e mondiale o è profeta o è niente».

Ecco come lo descriveva il “Catalogo dei viventi 2009”, Giorgio Dell’Arti – Massimo Parrini

Centovera di Sangiorgio Piacentino (Piacenza) 20 luglio 1914. Cardinale (creato nel 1994 da Giovanni Paolo II). Ordinato sacerdote nel 1937, dal 1953 parroco di Salsomaggiore, dal 1969 vescovo di Macerata e Tolentino, dal 1975 al 1990 fu arcivescovo di Ravenna. «Una sera, mentre mio padre, salariato agricolo, stava rimestando la polenta sotto il camino, gli chiesi: “Papà, ci vogliono molti soldi per entrare in seminario e diventare prete?”».

«Porta nei tratti l’impronta della sua gente, perché lo stampo era ben marcato. Nell’Emilia visceralmente rossa di quegli anni, una famiglia intensamente cristiana che insegna ai figli le preghiere del mattino, e prima ancora la gioia e lo stupore per il dono ricevuto con quelle vite: “Abbiamo fatto tanta festa, quando siete nati”. La certezza di essere stati pensati e amati da Dio, è la prima cosa tramandata» (Marina Corradi).

Da sempre attento ai temi della comunicazione (nel 1978 Paolo VI lo nominò presidente del Consiglio di amministrazione della Nei, la società editrice di Avvenire), nel 1991 animò con l’amico Enzo Biagi (che lo descriveva «sempre sorridente, sempre sereno, con una infinita fiducia nel trionfo del bene») la trasmissione televisiva I dieci Comandamenti. Col tempo la sua presenza sui mass media si moltiplicò. Ospite fisso della Domenica In condotta da Mara Venier (2002), si giustificò così: «Mi piace essere in un programma vedendo il quale mio padre e mia madre, se fossero ancora vivi, potrebbero dire: “Ecco, nostro figlio è al suo posto”».