Il prete ha un malore? Sposo a caccia di un sostituto

Storie d’estate

Da Il Secolo XIX

Il prete ha un malore, lo sposo in cerca del sostituto

Albissola Marina (Savona) – La giornata era già iniziata male. Per la sposa almeno. Pochi minuti prima della cerimonia, la Mercedes d’epoca che doveva portarla fino alla Chiesa non ne vuole sapere di partire. Ma il peggio doveva ancora arrivare. Perché, una volta giunta all’altare, con l’auto finalmente avviata, con il fidanzato pronto a sposarla, e tutti gli invitati già sul piazzale, del prete non c’è traccia.
Il sacerdote, un amico di famiglia in arrivo da Mondovì, chiama all’ultimo per dire che – vuoi la calura estiva, vuoi il viaggio in auto – si è sentito male ed è finito all’ospedale. Che fare?
Vai dal parroco della chiesa di Nostra Signora Stella Maris, don Moretti, per capire se è disponibile a celebrare. Niente da fare. Malato anche lui. Chiama la diocesi di Savona, ma il sabato chi ti risponde?
Lo sposo intraprendente non si perde d’animo. Si dirige verso la chiesetta romanica di San Pietro, dove si sta celebrando un altro matrimonio. Aspetta con pazienza che la cerimonia finisca e poi chiede al sacerdote di fare il bis. Sospiri di sollievo tra gli invitati quando vedono comparire lo sposo con il prete, prelevato dalla chiesetta senza nemmeno un cambio d’abito.  

Da Il Resto del Carlino

“Sistema Marche”: aumentano gli autovelox in riviera

Guidare senza cintura e partecipare a lunghe “whatsappate” col telefonino saranno, da ora, oggetto di nuove sanzioni. Lo comunicano Polizia stradale, Anas, Autostrade per l’Italia e il dipartimento Protezione civile delle Marche in una conferenza stampa che ha messo sull’attenti tutti i cittadini della regione.

Lo hanno già battezzato “Il sistema Marche”, ed è un forte potenziamento dei controlli, anche grazie all’installazione di numerose telecamere che capteranno in pochi secondi cosa sta succedendo all’interno delle vostre automobili. Che lo si voglia estendere all’intero stivale?

Da Il Corriere del Veneto

Un marito in affitto per fare la spesa e aggiustare la tapparella

L’iniziativa spopola nel Veneto. La “Il marito in affitto srl” è l’azienda dell’estate. È una rete di uomini per lo più cinquantenni, con tanto di sito web, che si mettono a disposizione per lavoretti di ogni tipo: sostituiscono la lampadina che non funziona, verniciano la ringhiera, cambiano le tapparelle rotte, e danno una spuntatina alla siepe del giardino.
Signori di mezza età e non solo, disoccupati o bisognosi di “arrotondare” un po’ che per venti euro l’ora sono disposti ad ogni tipo di lavoretto. «Ho accompagnato una signora in auto a tosare il cane – racconta al Corriere del Veneto Filippo Ferro -, non aveva la patente e piuttosto di chiamare un taxi ha preferito un marito in affitto». E i mariti, quelli veri, cosa ne pensano? «Non c’è possibilità di equivoco in quello che facciamo e nemmeno nel nostro modo di proporci» spiega uno di loro al Corriere del Veneto. «Anzi, i mariti di oggi, pieni di impegni e con scarsa manualità sono ben contenti di delegarci tutto il lavoro pesante. Poi ci sono anche quelli che proprio non hanno voglia di occuparsi delle cose di casa».

Da Il Resto del Carlino

“La tua pizzeria mi manda in crisi”, e lo accoltella

Ancona – Capita spesso di trovarsi indecisi nella scelta tra una buona pizza napoletana e un ricco kebap turco. Non accade invece comunemente una vera e propria guerra, in pieno centro cittadino, tra gestori di esercizi commerciali concorrenti: pizzaiolo e kebabbaro. È successo questo weekend ad Ancona, dove un amico del gestore del kebap di via Gramsci ha minacciato un pizzaiolo di origini irachene (il ventisettenne Omerkhan Fatanshivan) di prendere gravi provvedimenti nel caso in cui non si decidesse a chiudere il ristorante, accoltellandolo alle gambe. È ancora in corso la ricerca dell’aggressore.

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