Papa Francesco è stato accolto da decine di migliaia di persone per le strade di Rio de Janeiro, in occasione del suo arrivo in Brasile per la Giornata Mondiale della Gioventù il 28 luglio, che lo hanno accompagnato fino a Palazzo Guanabara, sede del governo statale della città brasiliana. Ed è stato proprio il palazzo del governatorato l’obiettivo di qualche migliaio di manifestanti che protestavano contro i costi per le casse statali, secondo AFP pari a 53 milioni di dollari, della visita del Pontefice in quello che è il paese con più cattolici al mondo. Dopo che il Papa ha lasciato l’edificio si sono verificate violenze fra manifestanti e forze dell’ordine. Un poliziotto è stato gravemente ustionato da una molotov, un fotografo della AFP è stato ferito da una manganellata. O Globo parla di 8 arresti e 7 feriti, fra cui persone colpite da proiettili di gomma e contusi
Dopo la Confederations Cup, che aveva visto manifestazioni di piazza anche violente a fronte degli aumenti previsti del trasporto pubblico locale e di altre tariffe, il Brasile di nuovo è al centro dell’attenzione mediatica per le manifestazioni in occasioni di grandi eventi. All’arrivo di Francesco, la vettura con cui si è diretto in centro è rimasta bloccata nel traffico. Il responsabile dei trasporti di Rio de Janeiro Carlos Osorio ha dichiarato di «essere rimasto sorpreso dal percorso» che è stato deciso «dalla polizia federale».
Francesco ha dichiarato: «Per aver accesso al Popolo brasiliano bisogna entrare dal portale del suo immenso cuore; mi sia quindi permesso in questo momento di bussare delicatamente a questa porta. Chiedo il permesso di entrare e trascorrere questa settimana con voi». E ancora, il Papa ha chiesto «a tutti la gentilezza e l’attenzione e, se possibile, l’empatia necessaria per stabilire un dialogo tra amici», offrendosi di abbracciare «l’intera nazione brasiliana, nella sua complessa ricchezza umana, culturale e religiosa: dalla Amazzonia fino alla pampa, dalle regioni aride fino al Pantanal, dai piccoli paesi fino alle metropoli, nessuno si senta escluso dall’affetto del Papa».
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Il Papa argentino che va in Brasile sembra quasi la rappresentazione di un mega derby religioso considerata la storica rivalità – non solo calcistica – che da sempre contrappone i due grandi Paesi dell’America Latina. Eppure l’arrivo di Francesco a Rio de Janeiro nella serata di lunedì 22 luglio per la Giornata mondiale della gioventù (Gmg) che si svolgerà fino al 28 nella metropoli carioca, è atteso come un grande evento di festa e partecipazione popolare. Bergoglio ha indubbiamente conquistato il cuore e le menti dei cattolici latinoamericani mai particolarmente vicini al suo predecessore, se non altro per lo stile e la sensibilità, inoltre non c’è dubbio che l’incontro fra uno de più grandi Paesi cattolici del mondo e il primo Papa del Sud America ha suscitato un entusiasmo generalizzato. (Continua).
Nelle foto: momenti di tensione fra manifestanti e forze di sicurezza brasiliane; il palazzo del governatore dove il Papa ha incontrato il presidente brasiliano Dilma Rousseff (Afp)